«Attorno a questa storia si sta facendo una campagna mediatica stucchevole, non vorremmo che per le lamentele di pochi si decidesse di stoppare un percorso di rigenerazione urbana». I genitori degli studenti della scuola Cavour, in via Carbone a Catania, sono decisi a combattere a difesa di quella che per il momento è solo una sperimentazione ma dai significati importanti: la chiusura al traffico del tratto di strada antistante all’ingresso dell’istituto per consentire a chi lo frequenta di avere uno spazio a misura di socialità. Senza doversi districare tra tubi di scarico e il passaggio dei mezzi che rendono impossibile trascorrere un po’ di tempo insieme ai compagni prima e dopo le lezioni. L’iniziativa, fortemente sostenuta da Legambiente, che punta a creare un effetto domino anche in altre parti della città, ha trovato accoglienza in buona parte dei genitori mentre diversa è stata la reazione di chi in zona vive o lavora.
«Ma si tratta comunque di una minoranza – afferma la mamma di uno degli studenti a MeridioNews – Quando abbiamo incontrato i residenti si sono presentati sempre in pochi. C’è chi poneva la questione di un accesso con scivola all’interno della strada, ma abbiamo chiarito che l’iniziativa non avrebbe precluso l’ingresso dei mezzi che ne usufruiscono. Per il resto, credo che si stia ampliando un malcontento che, a mio avviso, è soltanto sintomo della ritrosia nei confronti del cambiamento». La donna è tra coloro che denunciano l’assenza di spazi a misura di ragazzini, rinunce spesso accettate per assecondare abitudini tutt’altro che virtuose. «I nostri figli sono felici di potere trascorrere del tempo nella loro strada scolastica – prosegue – Il progetto già prevede l’acquisto degli arredi urbani, però queste ostilità che si stanno alimentando rischiano di pregiudicare tutto».
Nei giorni scorsi, in via Cavour sono arrivati anche rappresentati dell’amministrazione comunale, tra i quali l’assessore alla Mobilità Pippo Arcidiacono. L’esponente della giunta al momento retta da Roberto Bonaccorsi si è detto aperto a valutare alternative, mostrandosi attento alle rimostranze degli abitanti e degli esercenti della zona. «Affermare che la strada scolastica aumenti il traffico non corrisponde al vero – replica la donna – Si è chiusa una strada ma per raggiungere via De Felice basta prendere la traversa successiva». In ogni caso, la volontà dei genitori è di difendere quella che ritengono una conquista ma mantenendo aperto il dialogo con chi la pensa diversamente. «Questo pomeriggio, alle 17.30, è stato organizzato un incontro intitolato Tutti giù per strada – annuncia – è prevista la partecipazione di alcuni amministratori ma è aperto anche ai residenti. Per noi è importante confrontarci, anche per fare capire che avere la strada scolastica è un modo per migliorare la vivibilità della zona, non una minaccia. A meno che – conclude – si preferisca non privarsi dello smog, pur di non vedere dei ragazzini giocare felici».
«Per il presidente della regione siciliana Schifani non siamo una priorità e quindi veniamo snobbati…
I carabinieri della sezione radiomobile di Siracusa hanno arrestato per evasione dagli arrestidomiciliari, un 44enne,…
Trasportava nel cofano della sua auto circa venti chili di hashish. È quanto hanno scoperto…
Una donna di 86 anni, Fleuretta Maingard, è stata investita e uccisa a Partinico, in provincia…
Un uomo di 55 anni, Giuseppe Ingemi, è morto ieri sera in un incidente stradale…
Asacom, cioè Assistente specialistico all'autonomia e alla comunicazione. Si tratta della persona che, dalla scuola…