Sono iniziati ieri, dopo 15 anni di attesa, i lavori per la bonifica del canale di scolo nel tratto della via Altofonte. L’intervento viene coordinato, in collaborazione, dal settore Rete e servizi del Comune di Palermo, diretto da Luciano Vallone, e dal capo squadra della Reset della terza circoscrizione, Pietro Tamaio, che si sta occupando della pulizia del verde. Dopo tanto tempo, quindi, e una lunga programmazione delle opere da realizzare – la conferenza di servizi per l’intervento è datata 20 luglio 2015 – in pochissimi giorni, verranno completati dei lavori ritenuti vitali per chi vive nella zona, compresa tra il civico 235 di via Altofonte e la via Angelo Fiore.
«Questo canale di scolo, purtroppo, è interessato anche da scarichi fognari abusivi. La pulizia rientra in un progetto di ampio respiro per la valorizzazione della valle dell’Oreto e del fiume», spiega Lavinia Tumminia, consigliera della III Circoscrizione. Saranno rimossi l’erba infestante e il materiale accumulato negli anni «che non permettono il giusto cammino delle acque provenienti dalla montagna, che, riversandosi sulla carreggiata, causano numerosi incidenti». Le acque reflue infatti, come riferisce la consigliera, tendono a riversarsi sulla strada, rendendo scivoloso il tratto in prossimità di una curva a gomito: «L’ultimo intervento di pulizia è stato fatto dalla Gesip quindici anni fa». Le canne che crescono lungo il canale sporgevano sulla strada «causando problemi per la circolazione dei pullman dell’Ast», aggiunge Tumminia.
Lunedì è previsto un intervento con la ruspa e la gran parte del lavoro sarà così ultimata. A breve termineranno le opere di bonifica e il cantiere sarà chiuso. Nel frattempo Tumminia ha chiesto un incontro a una rappresentanza del Comune con i residenti della zona. «Molte case – dice ancora la consigliera – non hanno l’abitabilità perché prive delle fognature. Adesso con la consegna dell’impianto fognario all’Amap, avvenuto dieci giorni fa, e la bonifica del canale, i cittadini devono essere messi al corrente delle corrette procedure da seguire. Senza contare – conclude Tumminia – che si potrà innanzitutto garantire la sicurezza stradale e, allo stesso tempo, valorizzare la Conca d’Oro».
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