Sbarcheranno domani mattina al porto di Palermo 717 migranti salvati nel corso di varie operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia. Giungeranno a bordo del pattugliatore d’altura Dattilo della Guardia Costiera e la nave attraccherà al molo Puntone. A bordo anche 12 salme, i corpi di alcune delle vittime dell’ultimo naufragio avvenuto nel pomeriggio di ieri al largo delle coste libiche, quando la centrale operativa della Guardia Costiera ha ricevuto l’allarme. A recuperare i cadaveri di dodici immigrati finiti ieri in mare da un gommone semi affondato sono stati lo stesso pattugliatore Dattilo, la nave Corsi e due motovedette partite da Lampedusa, e hanno tratto in salvo altre 106 persone che si trovavano sull’imbarcazione.
Nel frattempo, anche stamattina, a nemmeno 24 ore dalla strage che è avvenuta ieri al largo delle coste della Libia, si è verificato l’ennesimo naufragio, questa volta al largo della Tunisia. A darne notizia il sito tunisino d’informazione “Kapitali“, secondo cui i corpi di una decina di vittime sono stati recuperati da motovedette della Guardia costiera tunisina e trasportati a El-Ketef, porto nella regione meridionale del Paese non distante dal confine con la Libia. Una ventina di altri corpi sono stati avvistati nella zona, dove è affondata un’imbarcazione salpata dalle coste libiche e diretta verso l’Italia. Lo scorso 5 luglio nella stessa zona meridioanle della Tunisia, nei pressi di El-Bibane, erano stati ritrovati in mare i corpi di cinque immigrati.
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