Vamos a bailar la Salsa? I siciliani rapiti dall’energia del ritmo caraibico

Il nostro viaggio attraverso la musica degli artisti siciliani emergenti si ferma momentaneamente. Oggi, infatti, ci occupiamo  di un fenomeno sempre più in crescita anche in Sicilia: la Salsa, nome che identifica l’omonimo ballo, ?comunemente danzato su questo tipo di musica, sempre più diffuso fra i giovani e non solo.

Abbiamo intervistato in esclusiva per “Link Sicilia”, Francesca Chinnici (nella foto) , nota istruttrice palermitana, il maestro di danze caraibiche, Alfredo Cocco, e l’istruttore di danze caraibiche, Giuseppe Gambino.


Iniziamo con Francesca Chinnici, detta “candela”, la “cubana bianca” ,
elegante nei movimenti, essenziale nella danza, ama dominare la scena con il suo stile sinuoso ed il suo look sempre particolarmente curato.

Dove possiamo ritrovare le radici della Salsa ?
“Le radici della salsa si possono ritrovare negli antenati africani che furono portati nei Caraibi come schiavi dagli spagnoli. Nella costituzione dei ritmi della salsa appare fondamentale l’immigrazione proveniente da Haiti a Cuba. Uno stile particolare fu sviluppato nel tempo da gruppi di immigrati cubani e portoricani dell’area di?New York?City alla metà degli?anni settanta, con derivazioni stilistiche come la?salsa romantica?degli?anni ottanta. Nei due decenni successivi, la continua successione di stili latinoamericani di successi come?mambo,?rumba,?cha cha cha?e?charanga,?raffinano e sviluppano gli elementi del?son montuno, raggiungendo una grande popolarità negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone. La crescita della salsa moderna, comunque, si dice sia iniziata nelle strade di New York alla fine degli?anni 1960”.

Cos’è per te la Salsa ?
“La salsa e’ un insieme di danze che oltre a marcare ritmi, racconta storia e cultura. Incorpora vari stili e varianti; il termine può essere utilizzato per descrivere quasi tutti i generi musicali di derivazione cubana più popolari, come?chachacha?e?mambo”.

Com’è rappresentata la Salsa in Europa ?
“La danza, nella cultura europea, tende a rappresentare tecniche e qualità, legate a capacità’ fisiche e da spettacolo. Anche la Salsa e’ stata rappresentata da noi europei, come mezzo di spettacolo, inserita nell’agonismo, ma anche resa alla portata di tutti, approccio di puro divertimento”.

Qual’ è il tuo personale pensiero su questo fenomeno musicale, in taluni casi, spettacolarizzato, come spesso accade in Sicilia ?

“Quello che io ritengo debba essere detto e non dimenticato, e’ che la salsa, e’ anzitutto cultura. I ritmi caraibici e le movenze di quello che noi classifichiamo danza, in realtà è dato da movimenti che in passato venivano usati come linguaggio. Se si pensa alla schiavitù dei neri, alle loro catene ai piedi, alla povertà che ha sempre distinto questi popoli, ci si renderà conto che ogni gesto acquisisce un significato diverso, sottolinea un episodio, racconta la sofferenza. Erano questi infatti i gesti degli schiavi per ingannare gli oppressori e per poter comunicare tra loro, senza essere mai intercettati, per potere adorare le divinità a cui erano costretti a rinunciare, obbligati invece a professare una religione diversa, quella cristiana”.

La danza secondo te, aiuta nel relazionarsi meglio con la gente ?
“Usare la danza come linguaggio, rende l’approccio più facile a tutti. Tutti possono raccontarsi e trasferire le proprie emozioni, attraverso gesti e sensazioni che nascono dall’anima, senza dover per forza dimostrare di essere degli abili ballerini. E’ l’energia che va mostrata. E’ questo che deve dimostrare in realtà, la Salsa danzata. Cosi è a Cuba e cosi dovrebbe essere rappresentata da noi”.

Adesso è il momento di Alfredo Cocco , maestro di danze caraibiche, di lui si nota la forza di volontà nel far ballare i suoi allievi,, anche in poco tempo e con risultati inaspettati, ha uno stile “determinato”, nella danza i suoi movimenti risultano pieni d’energia, che in taluni casi va contenuta a vantaggio dello stile.

Cosa è più importante, in particolare per gli insegnanti nel rapporto con i propri allievi ?

“Per noi insegnanti è molto importante trasmettere ai nostri allievi salseri, lo spirito della salsa, basato principalmente sull’amicizia, divertimento e famiglia, che facilmente prende vita nella rueda de casino”.

Cos’è la rueda ?
“L’originalità della rueda, è dovuta al fatto che viene ballata in circolo, con un gruppo di partecipanti che ruotano in tondo scambiandosi rapidamente i partners. Quando si balla la rueda si crea una fantastica dinamica di gruppo, i ballerini imparano ad espandere i loro obiettivi di crescita, la loro visione a volte limitata all’esecuzione di figure standard quando si balla da soli in coppia”.

E concludiamo con Giuseppe Gambino , istruttore molto elastico nei movimenti, sempre sorridente, il sorriso primeggia sempre durante le sue esibizioni, modesto e semplice nei modi di fare , colpisce il suo “savoire faire” :

Puoi darci una sua definizione personale di salsa, in una sola parola:
“Salsa, in una sola parola è racchiusa una unione di colori, sapori, sentimenti,  di religioni, di tradizioni e cultura popolari,espresse in un ballo che è un inno alla gioia. Al giorno d’oggi espressa in diversi stili, contraddistinti dalle “contaminazioni” del luogo dove si è radicata e sviluppata,nasce da “mamma” Africa, arriva a Cuba ed a Portorico, tramite la tratta degli schiavi, dove si sviluppano i principali “stili” (cubano e portoricano) che saranno esportati in tutto il resto del mondo e che subiranno delle ulteriori trasformazioni in funzione del posto dove arrivano,possiamo tranquillamente affermare: la Salsa está viva,viva la Salsa”

Concludiamo le nostre interviste affermando che, anche in Sicilia il fenomeno caraibico sta facendo proseliti e riscuotendo consensi in tutte le fasce d’età. Il mix fatto di ritmo e danza funzione, si consiglia come terapia per cacciare via le negatività della vita, fra lezioni di danza e serate a tema, il popolo caraibico è una bella realtà, per vivere positivamente momenti di gioia, fatti di pura e sana energia.

Filippo Virzi

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