Un’area verde di duemila metri quadrati, all’interno della Valle dei Templi di Agrigento, a pochi passi dal tempio della Concordia, per consentire l’esplorazione e la conoscenza completa dei luoghi attraverso l’uso dei cinque sensi. È il Giardino sensoriale, che è stato inaugurato giovedì 14 dicembre alle ore 11 nel Parco archeologico di Agrigento, Case Paci, via Sacra.
Un piccolo Eden pensato e realizzato anche per i visitatori con disabilità. Sia il pannello all’ingresso sia i diversi punti informativi del giardino, infatti, riportano immagini in rilievo, ogni testo è in italiano, inglese e braille. Un passamano intelligente e un percorso tattile aiutano nella visita anche gli ipovedenti.
Il progetto, finanziato dal ministero della Cultura e cofinanziato dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato dei Beni culturali, si inserisce all’interno di un più ampio programma denominato #SmartEducationUnescoSicilia – Cinque sensi per sette siti. L’obiettivo è creare, per la prima volta in Sicilia, una sinergia tra i sette siti Unesco presenti nell’Isola, migliorandone l’accessibilità e la conoscenza, in special modo tra un pubblico giovane, attraverso un sito web e un’app dedicata, in grado di identificare gli interessi individuali degli utenti.
L’area è stata attrezzata con tre punti acqua e un piccolo salto idrico per consentire la percezione acustica dell’elemento e creare il microambiente necessario alla biodiversità ornitologica. È stata realizzata inoltre un’agorà dei sensi con 25 posti a sedere, sempre con presìdi in braille, dove scoprire la descrizione completa della collina e dei diversi templi, tramite pannelli facilmente accessibili. Inoltre sono stati realizzati un laboratorio didattico rivolto alle scuole per la cura dell’orto e del giardino, diverse aree di sosta e un punto d’acqua potabile.
«È fondamentale promuovere l’accessibilità a tutte le tipologie di pubblico, famiglie, scolaresche e persone con disabilità – sottolinea l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – creando percorsi alternativi che consentano di vivere appieno luoghi e storie attraverso strutture immersive facilmente fruibili. Ciò favorisce l’inclusione e amplifica la ricchezza dell’esperienza per tutti».
Il progetto fa parte di un piano più ampio che riguarda i siti Unesco in Sicilia (oltre al Parco archeologico di Agrigento, Villa del Casale, le isole Eolie, l’Etna, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, l’area barocca del Val di Noto, il percorso della Palermo arabo-normanna con le cattedrali di Cefalù e Monreale) e la loro promozione nei confronti di un pubblico giovane tramite una lettura smart e immediata dal linguaggio accattivante ma con una grande attenzione per l’accessibilità.
«Il giardino sensoriale rappresenta l’ultima tappa del progetto formativo #SmartEducationUnescoSicilia – Cinque sensi per sette siti, grazie al quale per la prima volta sono stati messi in rete tutti e sette i siti Unesco siciliani per una fruizione universalmente accessibile», dice Giada Cantamessa, storica dell’arte e curatrice del progetto e del giardino sensoriale coadiuvata da Guido Meli, responsabile tecnico.
Il progetto “#SmartEducationUnescoSicilia” del ministero della Cultura, cofinanziato dalla Regione Siciliana, nasce con l’obiettivo di creare, per la prima volta nell’Isola, una sinergia tra i siti iscritti nella World heritage list, collegando beni materiali e immateriali. Nell’ambito dell’iniziativa tutti i siti vengono spiegati tramite percorsi multisensoriali, collegati al territorio, in relazione alla storia, al folclore e alle tradizioni. Tutto fruibile attraverso un sito web (https://www.smarteducationunescosicilia.it/) e una smart app che si può scaricare da Google Play (https://play.google.com/store/apps/details?id=app.golemnet.smarteducationunescosicilia) in grado di identificare gli interessi individuali degli utenti.
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