Valle dei Templi, un milione di visite nel 2018 Scala la classifica dei siti più visti in tutta Italia

Il Parco della Valle dei Templi di Agrigento ha sfondato, nel 2018, quota un milione di ingressi e si posiziona tra i primi siti italiani, dietro la
Reggia di Venaria reale (1.039.657 nel 2017) e superando il Museo Egizio di Torino (845.237) e la Reggia di Caserta (838.654).

Nel dettaglio i visitatori del Parco della Valle dei Templi nel 2017 sono stati 857.333 (+31,6 % rispetto al 2016 che aveva già registrato un +15% rispetto al 2015); a novembre 2018 sono saliti a 922.982 mila (+10 % rispetto al 2017) mentre, nel corso di questo mese, è stato raggiunto il fatidico milione. Con il risultato che si ipotizza facilmente di raggiungere i sei milioni di euro di entrate, ben oltre i 5,5 milioni dell’anno scorso.

Numeri straordinari che si aggiungono ad una gestione innovativa: il Parco della Valle dei Templi di Agrigento è il primo sito archeologico italiano – e in assoluto il primo luogo culturale in Sicilia – a dotarsi di un rapporto di sostenibilità. Che permette di comprendere quale impatto ottiene un sito sull’ambiente circostante, in termini di ricaduta economica e (per la prima volta in assoluto in Italia) sociale e culturale, ma soprattutto consente di programmare e indirizzare gli interventi del futuro. Insomma una piattaforma che mette sullo stesso piano pubblico e privato, cioè tra la Regione Siciliana e chi gestisce i servizi della Valle. Ovvero un’Associazione Temporanea di Imprese (MondoMostre, Skirà, Bluecoop, Ipacem, Cooperativa Archeologica), che attraverso centinaia di interviste ai visitatori del sito archeologico, ha realizzato un’indagine per appofondire il profilo dei visitatori e l’impatto economico sul territorio. 

Le statistiche mostrano una crescita da record: nel 2018 il bookshop ha emesso 53.637 scontrini contro i 31.553 scontrini dello scorso anno; 124.173 persone hanno frequentato la caffetteria (89.955 nel 2017); le visite guidate sono passate dalle 5.478 della passata stagione alle 7.615 conteggiate fino a questo ottobre mentre il numero di chi ha usufruito delle audio guide (in italiano, inglese, tedesco e francese) è cresciuto da 34.098 visitatori agli attuali 45.615. 

Fatto unico in Italia, il Parco ha venduto 352 abbonamenti annuali per residenti per la partecipazione a visite, eventi e manifestazioni, tra queste il solo Mandorlo in Fiore ha fatto segnare 20mila spettatori. Il periodo clou di biglietti incassati è stato in estate: +45,9% a luglio, addirittura +56,4% a agosto e +31,1% a settembre, mentre oltre 80mila biglietti sono andati in cassa per il giardino della Kolymbetra, affidato al FAI e tolto dallo stato di degrado in cui versava. 

«Professionalità e fiducia. Sono state queste le direttrici essenziali per avviare il nostro rapporto non soltanto con il Parco Valle dei Templi ma con tutto il territorio – ha detto il direttore generale CoopCulture, Letizia Casuccio -. Coopculture ha recepito le linee guida della politica culturale della direzione della Valle dei Templi, incentrate su efficienza dei servizi, valorizzazione del paesaggio, integrazione e accoglienza. La sinergia tra pubblico e privato qui al Parco, funziona sul serio, nel rispetto di ambiti diversi: è stata questa la ricetta vincente che ci porta quest’anno, 2018, a sfiorare il milione di visitatori».

Lo studio ha anche disegnato l’identikit del visitatore tipo: ha tra i 26 e i 65 anni, visita il sito per la prima volta anche se ne ha sentito parlare attraverso i principali mezzi di comunicazione, ha un livello di istruzione medio alto, con una lieve predominanza di donne (55%). Di nazionalità italiana (49,50%), francese (31%) e tedesca (13%), è per lo più un professionista (23%), un pensionato (17%) o un impiegato del settore privato (13%) e pubblico (10%). Si ferma poco (una o due notti) nella provincia di Agrigento, prevalentemente presso b&b o case in affitto (75%); raggiunge il posto con un mezzo proprio e consuma almeno un pasto nei ristoranti della zona (54%). 

Il suo viaggio ad Agrigento è motivato soprattutto con la visita alla Valle dei Templi (61%), inserita spesso in un circuito che comprende più destinazioni turistiche siciliane (Palermo, Catania, Siracusa) e se è straniero il viaggio coinvolge almeno una delle principali città italiane (Roma, Napoli e Campania, Milano, Venezia). È molto soddisfatto dell’esperienza di fruizione e dei servizi collegati – punteggio 8,64 su un voto massimo di 10, con punte di gradimento per le visite guidate e i servizi di biglietteria – tanto da prevedere la possibilità di tornare (65%) e di recarsi in altri luoghi della cultura siciliana.

«Punteremo sui temi dell’accoglienza e della valorizzazione del paesaggio – ha spiegato il direttore del Parco Giuseppe Parello definendo le future strategie sia in ambito scientifico che turistico – Le albe verranno confermate, in estate il Parco non chiuderà mai. Annunciamo anche una grande mostra su La costruzione del patrimonio monumentale in età classica e continueremo con le visite a cantiere aperto ai nuovi campi di scavo. Fin dalla sua istituzione la Valle dei Templi ha lavorato alla tutela, valorizzazione, promozione di politiche culturali per lo sviluppo non solo del sito, ma del territorio».

Il Parco, infatti, ha sviluppato programmi, viste guidate e materiali per adulti, singoli e in gruppo, famiglie con bambini, giovani, stranieri, immigrati e migranti, oltre a una guida introduttiva, realizzata da Skirà in 4 lingue, che comprende il Parco, il Museo archeologico “Pietro Griffo”, la Casa Natale di Pirandello e il sito archeologico di Eraclea Minoa. In aggiunta Mondo Mostre, azienda dell’RTI concessionario, è stata impegnata nella ideazione e nella realizzazione di mostre di arte contemporanea; percorso che nel 2018 ha portato alla grande esposizione internazionale di Jan Fabre.

Perfettamente accessibile al pubblico disabile, dotato di servizio navetta con auto elettriche è stato allestito un percorso con pannelli esplicativi multilingue sulle opportunità di visita all’interno della Valle dei Templi e dei siti culturali del polo di Agrigento. I pannelli riportano il regolamento che disciplina le visite, la mappa dell’accessibilità (percorsi per disabili motori, non vedenti o ipovedenti, non udenti), gli itinerari, le diverse tipologie di biglietto in vendita. È stata avviata la biglietteria elettronica – primo sito istituzionale in assoluto in Sicilia – che dà la possibilità di acquistare on line biglietti e servizi e garantisce all’amministrazione un controllo continuo dei flussi. Il Parco ha affidato a privati alcuni terreni agricoli demaniali, azzerando così i costi di gestione e manutenzione. Un ottimo esempio di best practice tra pubblico e privato: i prodotti coltivati (vino, grano, pistacchi, miele) sono stati selezionati anche per gli store Eataly in Italia e all’estero. E l’Ente Parco ha ampliato il partenariato creando un paniere di prodotti a marchio Diodoros.

Fabio Geraci

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