Un lungo viaggio verso il mare aperto. È quello che hanno iniziato questa mattina 64 tartarughe Caretta caretta. Il loro nido era stato censito lo scorso 28 giugno, in un tratto del litorale etneo di Vaccarizzo, durante una delle attività di monitoraggio dei volontari del Wwf, sezione Sicilia nord orientale. Per arrivare a mare gli animali, appartenenti alla specie marina più comune del mar Mediterraneo, hanno percorso un apposito corridoio di sabbia, protetto da una striscia di rete ombreggiata per evitare il disturbo della luce. «Quando accertiamo la presenza della uova – spiega a MeridioNews Oleana Prato, biologa e volontaria Wwf Sicilia- mettiamo la zona in sicurezza. La schiusa può arrivare in un lasso di tempo compreso tra 42 o 88 giorni ma nel litorale etneo dura circa 50».
Dal nido però potrebbero continuare ad arrivare piacevoli sorprese anche nei prossimi giorni. I volontari, infatti, continueranno a presidiare la zona. «La schiusa – continua Prato – normalmente avviene quando il sole non è ancora alto. Le tartarughe sentono che la sabbia e fresca e decidono di uscire. Poi, arrivate a mare, identificano i movimenti ondosi riuscendo ad andare a largo».
Il periodo estivo, dai primi giorni di giugno fino agli ultimi di agosto, è quello scelto dalla tartarughe per deporre le uova. Le stesse, però, spesso devono fare i conti con l’inquinamento. Per l’occasione i volontari dell’associazione ambientalista hanno portato via dalla spiaggia notevoli quantità di rifiuti.
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