Va via la Fiat, arriva Dr Motors

“L’accordo firmato ieri al ministero dello Sviluppo Economico è molto importante, al di la’ del suo pur rilevante contenuto che tutela gli operai, per il valore simbolico che assume. Si chiude una pagina di storia a Termini Imerese per ripartire con una nuova stagione e nuove certezze per i lavoratori”.
Lo dice il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, commentando l’accordo sulla mobilità incentivata per i lavoratori Fiat di Termini Imerese. Nel pomeriggio di ieri sono stati ratificati gli ultimi dettagli dell’intesa con il gruppo automobilistico Dr Motors.
“Siamo molto soddisfatti – aggiunge Lombardo – per avere raggiunto un obiettivo fondamentale: la tradizione automobilistica del polo di Termini Imerese continuerà, valorizzando le altissime professionalità del personale dello stabilimento”.
“E’ stato un iter laborioso – continua il presidente – durato oltre due anni e mezzo con centinaia di riunioni. E la Regione siciliana ha svolto un ruolo fondamentale e determinante, di stimolo, di incoraggiamento e soprattutto di interventi concreti per l’intera area industriale”.
“Adesso – prosegue Lombardo – parte una nuova stagione nella storia del settore automotive di Termini Imerese e del suo indotto industriale. Siamo certi che i nuovi insediamenti produttivi sapranno dare nuove certezze e ben produrre, garantendo agli operai di Termini quel futuro cui hanno diritto e per cui la Regione è stata al lavoro senza sosta. Questo governo ha svolto un ruolo delicato e fondamentale nella gestione della crisi, con chiari e precisi impegni finanziari avviati e già operativi per il rilancio del polo industriale di Termini Imerese: 150 milioni di euro destinati a rafforzare le infrastrutture e altri 200 milioni che serviranno a supportare l’insediamento di nuove attività produttive. Altri 45 milioni serviranno come incentivo alla rioccupazione dei lavoratori e 10 milioni sono disponibili per l’aggiornamento professionale e la riqualificazione del personale. La Regione ha già attivato tutte gli strumenti finanziari utili ad attrarre nell’area iniziative imprenditoriali, immaginando anche la diversificazione produttiva e dimensionale. Inoltre, pochi giorni fa, la giunta regionale ha stanziato un bonus straordinario di 1,5 milioni di euro per sostenere le famiglie degli operai”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Marce Venturi, assessore regionale alle Attività produttive. Che precisa: “Si chiude un capitolo, finisce ufficialmente l’epoca di Sicilfiat e oggi possiamo iniziare a parlare di Dr-Sicilia. La firma odierna dell’accordo, da parte di tutte le componenti, è un buon punto di partenza per l’avvio di una nuova storia industriale nel settore automotive per il territorio di Termini Imerese. Un risultato raggiunto dopo una trattativa estenuante, lunga quasi due anni in cui la Regione ha sempre mantenuto ferma la sua volontà: da un lato garantire e tutelare i livelli occupazionali e, dall’altro, consentire che Termini Imerese restasse il polo industriale automobilistico siciliano”.
“Il governo della Regione siciliana – prosegue l’assessore – ha da sempre manifestato, concretamente e in ogni sede, la propria disponibilita’, mettendo in campo ingenti risorse economiche. Penso ai 150 milioni di euro che serviranno per realizzare fondamentali opere infrastrutturali quali il completamento del porto, la linea ferrata tra lo snodo ferroviario e lo stabilimento, la cablatura con la banda larga, il miglioramento degli assi viari autostradali e provinciali. Tutte opere che permetteranno alle imprese che si insedieranno – afferma – di avere strutture e servizi che permettono ai prodotti di raggiungere i mercati in tempo reale. A Dr Motors l’onore e l’onere di subentrare a Fiat. L’alto livello qualitativo e professionale degli operai gli consentirà di produrre automobili di standard superiore rispetto a quello attuale che, sono certo, i siciliani dimostreranno di apprezzare”.
Più articolata – e soprattutto meno ottimistica – la posizione del parlamentare regionale del Pd, Giuseppe Apprendi: “Fiat – dice – se ne va, come da copione. L’atteggiamento tenuto in questi due anni è stato sempre quello di autosufficienza, di mal sopportazione del sindacato e di chi a qualsiasi titolo rappresenta gli interessi dei lavoratori. Mai un gesto o una parola di comprensione per quella gente che ha permesso e permette a tutti questi vertici di avere lauti stipendi e forti incentivi se riescono a strappare accordi sulla loro pelle, se possono togliere ogni goccia di sangue in favore dell’azienda. Di Risio subentra a Fiat senza le necessarie potenzialità che servono per fare ripartire il polo industriale in crisi che si sta trasformando da zona produttiva a zona di attesa… In attesa di vedere 640 persone che invece di completare, come avrebbero voluto, gli anni per andare in pensione nel ciclo produttivo, saranno accompagnate con la mobilità incentivata fino a maturare gli anni necessari per godere della pensione. Il resto dei lavoratori, compresi quelli dell’indotto, ovviamente, sta in ansia, perché essendo più giovani devono sperare che il progetto si realizzi nei prossimi cinque anni. In tutto questo Invitalia, che ha fallito nella missione, sta gestendo una partita col minimo sforzo.
Tutti sappiamo che Di Risio non faceva parte delle aziende che avevano risposto al bando di Invitalia e che le aziende ‘selezionate’ dall’amministratore delegato Domenico Arcuri si erano rivelate nella quasi totalità prossime al fallimento o comunque in gravi difficoltà economiche e talune anche con guai giudiziari. Non ci resta che sperare che Invitalia, se si porterà a termine l’accordo, possa certificare le buone condizioni di ‘salute’ di Dr”.
“Chiediamo al Presidente Lombardo – sottolinea a ancora Apprendi – di nominare un esperto che, in rappresentanza della Regione, segua passo passo l’evolversi dei fatti. Le risorse messe a disposizione (350 milioni di euro) sono risorse che la Sicilia sta investendo, non per ritrovarsi un territorio di pensionati che portano a spasso i bambini, ma per un progetto che rilanci un territorio e che garantisca occupazione alle future generazioni”.
Attendista la dichiarazione di Salvino Caputo, Pdl, presidnete della teerza commissione legislativa dell’Ars (Attività produttive). Che spiega: “Si chiude una pagina certamente dolorosa per i lavoratori dello stabilimento termitano e per tutta la Sicilia. Una vicenda che lascia l’amaro in bocca per la scomparsa di un’azienda come la Fiat che la segnato lo sviluppo economico dell’Isola. L’ unica cosa certa è che verranno congelate le indennità pensionistiche al fine di evitare che con la nuova normativa verrebbero compromesse le istanze dei lavoratori. Adesso – conclude Caputo – rimane tutta aperta la questione relativa alla capacita di Dr Motors di assicurare nel tempo i livelli occupazionali e produttivi”.

 

 

 

Redazione

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