«Quello che mi auguro è che questa manifestazione possa mettere radici e diventare un appuntamento stabile nella nostra città». «L’anno prossimo posso già dire che ci saranno le risorse, perché frutto di una programmazione a monte». Due dichiarazioni, rispettivamente del sindaco Enzo Bianco e dell’assessore alla Cultura Orazio Licandro, rilasciate l’anno scorso, alla chiusura della prima edizione del festival di arti di strada Ursino buskers. Un impegno che undici mesi fa faceva sperare in una proficua collaborazione tra il Comune e l’associazione Gammazita. Ma a meno di un mese dall’evento che si terrà dal 18 al 20 settembre, denunciano gli organizzatori, da palazzo degli Elefanti non è arrivata alcuna risposta ufficiale alla richiesta di affidamento temporaneo dell’ex cinema Midulla per realizzare laboratori di circo sociale e a quella di co-finanziamento del festival.
«Abbiamo sollecitato un incontro con l’assessore al Patrimonio, Giuseppe Girlando», racconta uno dei componenti di Gammazita, Daniele Cavallaro. «Dovremmo incontrarci martedì. Ma finora, quando mancano ormai pochissime settimane, non abbiamo avuto alcuna notizia». E se dall’amministrazione a farla da padrone è «il silenzio più assordante» – nonostante sindaco e assessore siano stati sollecitati anche attraverso i social network – «sono i cittadini quelli che stanno dando la risposta migliore. Stanno dimostrando che vogliono questo festival».
In meno di un mese «abbiamo raccolto oltre milleseicento euro attraverso la piattaforma di crowdfunding Laboriusa», sottolinea Cavallaro. Cifra donata sia online che durante la prima festa di autofinanziamento organizzata all’ombra del Castello Ursino. La seconda si svolgerà mercoledì. «La città in qualche modo si sta dando da fare». Però, nel frattempo, le spese iniziano ad accumularsi. Rispettando lo spirito di trasparenza che li ha animati anche in occasione della prima edizione del festival, anche per Ursino buskers 2015 gli organizzatori pubblicheranno come saranno investiti i fondi. «Tra voli prenotati e rimborsi per i viaggi degli artisti, siamo già a circa ottomila euro – analizza Daniele Cavallaro – Alcuni ospiti, come l’anno scorso, stanno anticipando i soldi per esserci».
Il festival, infatti, nonostante la giovanissima età è diventato una realtà interessante per il mondo dell’arte di strada. «Il nome si è affermato, hanno piacere a esserci». Le compagnie che si esibiranno saranno 60, con 15 ospiti internazionali, per un totale di cento spettacoli al giorno che si svolgeranno in piazza Federico di Svevia e nelle vie circostanti. Tra gli altri quest’anno si alterneranno Anaelle Molinaro, contorsionista francese, la coppia siculo-spagnola Circooltura con corda molle e ruota cyr; Andrea Pelaez Gonzalez, venezuelana del Cirko de mente; i musicisti di Milo ke mandarini. Ospite speciale sarà Emmanuel Gallot–Lavallée, una lunga carriera nel mondo del teatro anche come insegnante, uno dei clown e mimi più apprezzati al mondo.
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