Unipa, studenti di Scienze politiche occupano l’Ersu «Garantite i diritti per cui paghiamo già troppi soldi»

Un’occupazione simbolica, ma che forse potrà rappresentare la svolta tanto agognata. Lo sperano, almeno, i venti studenti dell’Assemblea di Scienze politiche in lotta che questa mattina dalle 10 alle 12 hanno occupato la sede dell’Ersu in viale delle Scienze. L’ultimo pressing, si spera, per chiedere la riattivazione del servizio mensa nel centro storico, di cui usufruirebbero anche i colleghi di Giurisprudenza. Un’occupazione culminata, dopo due ore, con il fatidico incontro a tu per tu con il direttore dell’Ersu, Ernesto Bruno, che ha elargito promesse e speranze. «Ci ha detto che già dalla prossima settimana saranno aperti quattro punti mensa nel centro storico – spiega la studentessa Annalisa Laudicella -. Quello che interesserebbe a noi sarà nella residenza universitaria Santissima Nunziata in piazza Casa Professa».

Un lieto fine, insomma? Gli studenti dell’Assemblea sono restii a crederlo, ma le speranze ci sono tutte. «È da un anno e mezzo ormai che noi siamo in mobilitazione permanente – torna a dire la studentessa – e che ci battiamo per farci sentire sul tema della mensa. Abbiamo fatto incontri di facoltà, incontri col rettore, sit-in e proteste anche al rettorato, per far sì che questa situazione si smuovesse, la stessa che ora sembra si stia sbloccando solo grazie alle nostre proteste». E se gli studenti non avessero alzato la voce? Se fossero rimasti pazientemente in attesa, oggi sarebbero arrivate queste risposte? «Probabilmente non si sarebbe risolto assolutamente nulla».

Eppure, a ora di tasse, sugli studenti di Unipa incombono tempi e scadenze cui tutti si devono allineare. In caso contrario, ecco scattare sanzioni e more, mentre il prezzo da pagare per rimettersi in carreggiata lievita a dismisura. «Non è un caso che lo slogan che abbiamo scelto per il nostro striscione reciti “Meno tasse, più servizi” – spiega ancora – perché al momento funziona proprio così, letteralmente, è un paradosso». Gli studenti di Scienze politiche, quindi, incrociano le dita, almeno fin alla prossima settimana. Ma il loro appello rimane in piedi, e chiede l’attenzione anche del presidente della Regione Nello Musumeci e dell’assessore regionale all’Istruzione nonché ex rettore di Unipa Roberto Lagalla, da cui dipende l’ente per il diritto dallo studio. 

«Vogliamo garantiti i diritti per cui paghiamo già troppi soldi e vogliamo che vengano tempestivamente trovate, per i tre servizi attualmente assenti, soluzioni stabili e durature», dice anche un altro studente di Scienze politiche, presente oggi al presidio, Alessandro Tagliarini. Nell’arco di quest’anno, però, le promesse non sono mancate e già in più d’una occasione i ragazzi avevano dovuto prendere nuovamente in mano striscioni e megafoni. Fallita, nei mesi scorsi, anche la richiesta che si trascinava dal 2017 per trovare una convenzione con i numerosi fast food e bar del centro storico, richiesta per la quale erano anche state raccolte più di 300 firme. Che l’ultima mobilitazione di stamattina abbia portato alla parola fine? 

Intanto, dal canto suo l’assessore Lagalla questa mattina ha sollecitato la governance dell’Ersu sulla velocizzazione delle procedure per l’apertura delle nuove mense universitarie, raccogliendo proprio quanto chiesto dagli studenti universitari. E l’Ersu conferma le importanti novità in arrivo per il servizio di ristorazione per il quale, oltre a una migliore qualità e capillarità del servizio, sono previste con l’inizio del nuovo anno accademico sei nuove sale di ristorazione presso tutte le residenze universitarie di Palermo: Santi Romano, San Saverio, Schiavuzzo, Casa del Goliardo, Biscottari, Santissima Nunziata, anziché le due precedenti sedi. I lavori di allestimento sono attualmente in corso. Di queste, sono cinque in tutto quello che insistono proprio nel centro storico, mentre una, il Santi Romano, si trova dentro la cittadella universitaria di via Basile. Ma le novità non si fermano qui: sarebbe già operativa anche la mensa del padiglione dell’edificio 19 dell’Ospedale Civico dedicata soprattutto agli studenti della Scuola di Medicina (Policlinico universitario).

L’assessore rende noto che si sta procedendo a verificare, inoltre, la possibilità di ulteriori punti di distribuzione di pasti anche al Conservatorio di musica di via Squarcialupo, all’Accademia delle Belle Arti al Papireto e alla Lumsa, in zona via Parlatore. Mentre nei punti di ristorazione sarà disponibile la modalità take away. Quindi, gli studenti universitari e AFAM (alta formazione artistica e musicale ) di Palermo quest’anno potrebbero disporre di dieci punti di ristorazione collettiva universitaria

Silvia Buffa

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