Unict, sul concorso sospetto deciderà il Tar L’udienza di merito fissata tra un anno

C’è una novità nel caso del contestato concorso per ricercatore universitario alla facoltà di Lingue di Ragusa. Il Tar ha deciso di fare un passo avanti ed entrare nel merito della vicenda, ma lo farà soltanto il 10 luglio del 2013. Colpa dei tempi biblici della giustizia italiana. Esclusa dunque la possibilità di formare una nuova commissione, così come un’eventuale sollecitazione da parte del tribunale amministrativo regionale alla vecchia commissione di esprimere un nuovo parere. E sarebbe stata la terza volta.

Tra poco più di un anno sarà il tribunale a decidere chi tra Melania Nucifora, ricercatrice con laurea in Architettura, che dal 2005 collabora con il dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, e Giambattista Scirè, secondo classificato e ricercatore all’università di Firenze, sia il più idoneo a vincere il contratto (tre anni più due) di ricercatore in Storia contemporanea a Ragusa. A quel punto l’Università di Catania dovrà prendere atto della decisione del Tar e agire di conseguenza. Nel frattempo la dottoressa Nucifora continuerà ad insegnare alla facoltà di Lingue. Il Tar, tecnicamente attraverso una ordinanza in fase cautelare al ricorso, ha quindi fissato «un’udienza pubblica di trattazione».

Il caso, esploso lo scorso aprile, era giunto anche in Parlamento, dove l’8 maggio il deputato del Pd Paolo Corsini ha presentato un’interrogazione parlamentare, per cui si aspetta la risposta del ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. Persino il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è al corrente della vicenda, grazie ad una lettera inviatagli da Scirè, che negli ultimi mesi ha ricevuto attestati di solidarietà da docenti di fama nazionale, come Angelo D’Orsi, docente dell’università di Torino, anche attraverso importanti organi di stampa. Ha alzato la voce anche il movimento di docenti, laureandi e studenti riunito attorno alla Carta di Roma, prima piattaforma che propone un progetto di riforma dell’Università dal basso.

Il Tar si era già espresso una prima volta invitando la commissione a riesaminare i titoli di studio dei due candidati. Ma il 4 aprile i tre docenti nominati dal rettore dell’ateneo catanese, Antonino Recca, avevano confermato la scelta iniziale dichiarando vincitrice la dottoressa Nucifora.

Adesso la palla passa interamente alla giustizia amministrativa. Con i suoi elefantiaci tempi.

[Foto di sholeh!]

Salvo Catalano

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