Si è dimesso da direttore del dipartimento di Giurisprudenza di Catania, Roberto Pennisi, sospeso dall’incarico dal gip nell’ambito dell’inchiesta Università Bandita della Procura etnea su presunti concorsi truccati assieme ad altri docenti. Gli subentra il decano della facoltà, il professore Vincenzo Di Cataldo. Il legale di Pennisi, Giovanni Grasso, ha annunciato ricorso in Cassazione, dopo il deposito delle motivazioni, contro la decisione del Tribunale del Riesame che ieri ha rigettato la richiesta di annullamento dell’ordinanza del Gip. Si tratta dell’unico docente ancora sospeso nell’ambito dell’inchiesta avviata su un’indagine della Digos della questura di Catania.
Il Riesame la scorsa settimana aveva infatti revocato la sospensione all’ex rettore Francesco Basile, ma con delle limitazioni: non potrà far parte di commissioni di concorso. Direttamente dal gip Carlo Cannella era stata revocata la sospensione dell’esercizio di pubblico ufficio a Giacomo Pignataro, Filippo Drago, Giuseppe Sessa, Giuseppe Barone, Giovanni Gallo, Michela Maria Bernadetta Cavallaro e Carmelo Monaco.
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