Una manifestazione per mostrare alla città il contributo offerto dall’università di Catania all’esposizione universale in corso a Milano. È questo il tema dell’evento Unict per Expo che si è svolto ieri in città. Palazzo centrale e palazzo dell’Università hanno prestato i propri spazi a mostre agroalimentari, ricerche scientifiche, conferenze e laboratori sulle tematiche della biodiversità, delle filiere alimentari, della sostenibilità e dell’innovazione agricola. A fare da nodo centrale di ogni argomento è il tema della sicilianità. «L’appuntamento di oggi è collegato a una manifestazione di rilevanza e concretezza straordinaria, l’Expo 2015», commenta in apertura il rettore dell’Unict Giacomo Pignataro. Che aggiunge: «Il cibo ha un impatto fondamentale sulle vite di tutti ed è per questa ragione che sul tema dell’alimentazione c’è bisogno di innovare l’organizzazione, i modelli e le tecniche».
Il ruolo fondamentale nel percorso di trasformazione del settore alimentare lo ricopre «quel tipo di ricerca scientifica che non abbandona i giovani al proprio destino», commenta Pignataro. «L’ateneo di Catania ha svolto una ricerca a forte concentrazione di filiera alimentare contribuendo a definire un palinsesto all’Esposizione mondiale di Milano». E l’impronta è chiara già dalla prima mostra dal titolo Forme, colori e odori della biodiversità siciliana a cura della facoltà di agraria di Unict. L’esposizione prevede «la dimostrazione visibile di quanto offre la Sicilia», racconta la studentessa Miriam Distefano. «Ci sono diverse varietà di patate, grano, pomodori e agrumi che ci invidiano in tutto il mondo e spesso nemmeno noi le conosciamo», precisa Distefano mentre indica una patata viola.
Poco oltre gli stand, c’è una mostra di libri e documenti storici dal titolo L’insegnamento delle scienze agrarie all’Università di Catania e al piano di sopra «abbiamo realizzato dei pannelli in cui abbiamo affisso le mappe concettuali di alcune ricerche svolte all’università su temi dell’innovazione alimentare e dell’importanza di prodotti semplici come le carni, i cereali e l’olivo», spiega Distefano. Che segue anche un’altra mostra dal titolo Pizzi, frinze, cromi e sacchetti. Gli addobbi degli agrumi dagli anni Venti a oggi con i pezzi provenienti dalla collezione Catara-Scicali-Spina.
Un laboratorio di orticoltura per i più piccoli si è svolto nel cortile di palazzo Sangiuliano a cura dell’associazione Officine culturali. «Orto a chi tocca dà nozioni didattiche ai bambini su piante, semi, radici, frutti, tuberi e vegetali. Alla fine abbiamo utilizzato anche parte delle piante per fare giochi, facendo capire ai piccoli l’importanza di ogni elemento», spiega Ester Caturano.
Asacom, cioè Assistente specialistico all'autonomia e alla comunicazione. Si tratta della persona che, dalla scuola…
Cosa ne sarà del processo Università bandita sul presunto sistema di favoritismi all’interno dell’ateneo di…
La procura di Palermo ha aperto un'indagine sui contributi regionali, a una serie di associazioni…
Sono stati individuati e denunciati per lesioni dalla polizia di Sciacca due giovani accusati di avere aggredito…
Uno stabilimento di trasformazione clandestina dell'uva è stato scoperto e sequestrato nel Trapanese dai carabinieri…
Furto nel negozio di abbigliamento New Form in via Maqueda a Palermo. I ladri hanno spaccato…