Unict, l’estate dell’ateneo sul tema delle migrazioni Concerti, teatro e cinema per attirare le matricole

Non si è ancora conclusa la sessione estiva di esami e le porte dell’università di Catania tornano a spalancarsi per accogliere la città, anche nei mesi più caldi. Oltre trenta appuntamenti di musica, teatro e cinema per dire ai tanti giovani siciliani Studia con noi e informarli sulla vasta offerta degli atenei locali. La rassegna Porte aperte ritorna per il quarto anno, forte di numerose collaborazioni: ci sono i teatri Massimo Bellini e Stabile di Catania, le associazioni culturali Artelè, Ingresso Libero – Teatro Machiavelli, l’associazione Catania Jazz, l’associazione musicale etnea, Mo.Mu. Mondo di Musica, Musicainsieme a Librino, Rocketta Booking, Mercati generali, CineStudio, Arbash Film, Officine culturali, Liceo classico Nicola Spedalieri, Scuola superiore di Catania, Ersu di Catania, Cinap e Radio Zammù.

«La prima novità di quest’anno è la presenza di un tema che lega in qualche modo tutti gli incontri come un filo rosso», spiega il professore Rosario Castelli, che per la quarta edizione ha preso in mano le redini del progetto. Concerti, spettacoli teatrali, mostre, dibattiti ruoteranno attorno all’argomento delle migrazioni, del dialogo interculturale, delle voci delle periferie, dell’attenzione all’inclusione e al confronto. Ed ecco spiegato il sottotitolo, Dialoghi migranti. «Migrazioni intese non solo come quelle che interessano le migliaia di disperati che arrivano da noi dalle coste del Nord Africa – chiarisce il docente – ma anche quelle studentesche. Perché Porte aperte nasce sostanzialmente come vetrina dei nostri corsi di studio e come iniziativa che vuole mostrare quanto sia attrattiva la nostra realtà universitaria».

Una delle missioni dei docenti, oggi, è cercare di non far scappare via dalla Sicilia giovani talentuosi che sempre più frequentemente scelgono di completare il percorso formativo fuori Catania. «C’è una migrazione interna che è un po’ il sottotraccia del tema principale, che l’iniziativa declina quest’anno con spettacoli che hanno a che fare con le migrazioni tragiche, drammatiche», dice Castelli, che invita studenti, aspiranti matricole e l’intera comunità cittadina a partecipare attivamente agli appuntamenti in programma. «Ogni giorno, dal 20 giugno al primo agosto, avremo un evento tra musica rock, colta, indi, jazz, secondo un gusto trasversale. Ci saranno Davide Enia, Di Martino e Cammarata, il Marranzano, il teatro di Emma Dante. Si comincia mercoledì 20 con il concerto inaugurale al Palazzo centrale, curato dal teatro Massimo Bellini».

Gli eventi si svolgeranno prevalentemente nelle sedi universitarie, dal Monastero dei Benedettini al Palazzo centrale, da Villa San Saverio all’Orto botanico, fino al teatro Machiavelli. Per quanto riguarda il cinema, invece, ci sarà anche la versione estiva della rassegna di film in lingua originale Learn by movies – dedicata a Spike Lee – che trasformerà il chiostro di Ponente dei Benedettini in un cinema a cielo aperto. «Teniamo molto anche alle due iniziative benefiche in programma: il concerto al chiostro di Ponente con il primo violino della Scala realizzato insieme all’associazione Musicainsieme a Librino, di cui il ricavato servirà per comprare nuovi strumenti per i piccoli musicisti delle scuole di periferia, e la proiezione dell’ultimo film del regista Pasquale Scimeca, che avremo il piacere di ospitare il 22 luglio insieme alla produttrice». I proventi della serata serviranno per la realizzazione di un depuratore d’acqua in un villaggio della Sierra Leone, dove è stato girato il film che racconta la fuga di due ragazzini ridotti in schiavitù. Alcuni appuntamenti saranno a ingresso libero, per altri invece sarà richiesto un contributo simbolico, soprattutto per gli studenti. Che avranno, assicura il professore, «riduzioni significative e prezzi più che politici».

Giorgia Lodato

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