Unict, interrogazione al ministro per la nomina di La Via Suriano (M5s): «È incompatibile con il ruolo assegnato»

Cambiamento e rinnovamento. Sono i propositi con cui il rettore dell’università di Catania, Francesco Priolo, ha dato il via al suo mandato. Ad accendere i riflettori, mai spenti a dire il vero a causa dei continui aggiornamenti per quanto riguarda l’inchiesta Università bandita, questa volta è la parlamentare del Movimento 5 stelle Simona SurianoNel mirino la nomina di Giovanni La Via a nuovo direttore generale dell’ateneo. L’ex eurodeputato, con un passato da assessore regionale di Totò Cuffaro, sarebbe infatti «incompatibile con il ruolo che gli è stato assegnato».

Per la deputata, La Via – ex esponente del Nuovo centro destra dell’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano -, non sarebbe un profilo adeguato. «Perché – spiega Suriano a MeridioNews – in un organismo di diritto pubblico la politica non dovrebbe entrare e La Via invece è schierato politicamente». L’atto d’accusa verrà affiancato a un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro designato dell’Università e della ricerca, Gaetano Manfredi. «La presenteremo in commissione Cultura – assicura Suriano – entro giovedì». Ma la risposta non arriverà prima della nomina, da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro destinati a sostituire il dimissionario Lorenzo Fioramonti. Al posto di quest’ultimo, tra le polemiche, è stata indicata anche la pentastellata Lucia Azzolina, destinata però al solo ministero della Scuola.

Per Suriano, che si rifà alle norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, «non possono essere conferiti incarichi di direzione a soggetti che rivestano o abbiano rivestito cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali negli ultimi due anni». La Via fino a pochi mesi fa militava in Forza Italia, partito con cui ha cercato la candidatura alle europee 2019, per poi essere escluso con un forte pressing di Gianfranco Miccichè, che gli ha preferito Giuseppe Milazzo, poi eletto a Bruxelles. «Inoltre – sottolinea la parlamentare – la normativa in materia di università, per la scelta del direttore generale, prevede figure con comprovata esperienza pluriennale con funzioni dirigenziali. E La Via non mi pare che abbia tutti i titoli per essere direttore generale».

Queste le motivazioni che stanno dietro all’interrogazione parlamentare. Ma cosa succederebbe se il parere del ministro confermasse le remore della deputata cinque stelle? «Se il ministro si esprimerà assecondando le mie perplessità – auspica Suriano – mi auguro che il rettore, contro il quale io non ho nulla e che ritengo una persona autorevole, sia disposto a prendere gli opportuni provvedimenti per ottenere quella discontinuità che ritengo doverosa e che ho richiesto anche al ministro Fioramonti».

Gabriele Patti

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