Unict, gli scenari dopo il reintegro di Maggio Ipotesi di una nuova richiesta di sospensione

Sono passati otto giorni dal reintegro di Lucio Maggio come direttore generale imposto dal tribunale del lavoro, ma non si scioglie il grosso nodo ai vertici dell’ateneo di Catania. L’università ha licenziato il docente di Diritto romano sei mesi fa, una decisione giudicata illegittima dal giudice Patrizia Mirenda che ha accolto il ricorso urgente presentato da Maggio rimettendolo in carica con effetto immediato. L’ente, sentito il parere dell’Avvocatura dello Stato, ha tempo fino a sabato 29 per comunicare la propria difesa. Dopo aver discusso anche con i direttori di dipartimento e i suoi delegati, la strada che percorrerà il rettore Giacomo Pignataro porterà sicuramente verso un reclamo, ma restano da stabilire le modalità. L’ateneo, infatti, potrebbe accettare il reintegro di Lucio Maggio fino al nuovo pronunciamento o chiedere un’altra sospensione del direttore generale.

Intanto ad affrontare in prima battuta le conseguenze della tensione che vibra tra i piani alti di palazzo centrale è il personale tecnico-amministrativo. I dipendenti, in maniera immediata, così come prevede la riforma dell’università, sono i primi destinatari di qualsiasi decisione imposta dal direttore generale dell’università. E nell’ambito della riorganizzazione dell’amministrazione universitaria avviata dal rettore il ruolo della categoria è di primo piano. Sul tavolo c’è l’importante revisione del sistema pac (polo amministrativo-contabile), un modello innestato dal precedente rettore Antonino Recca – di cui Maggio è considerato uno degli uomini di fiducia – e rivoluzionato negli ultimi sei mesi dal nuovo direttore generale Federico Portoghese assieme al rettore. Un modello di gestione amministrativo che riassume anche gli indirizzi politici delle due gestioni. Da una parte c’è un sistema fortemente centralistico, che però ha messo in campo numerosi dirigenti – 17 quelli attualmente in carica – e una moltiplicazione delle varie aree di competenza. Dall’altra parte c’è la previsione di una riduzione delle strutture amministrative, che rimette alla disponibilità dei singoli dipartimenti sia i poteri di spesa che il personale non-docente. 

Proprio in virtù di questa nuova risistemazione – che ricorda il modello precedente, fondato sull’autonomia delle vecchie facoltà – è stata condotta un’analisi, ribattezzata anagrafe delle competenze – ossia «una ricognizione delle competenze del personale tecnico-amministrativo, in particolare a quello attualmente impiegato presso i poli amministrativo-contabili», una sorta di sondaggio al quale ha aderito il 97 per cento dei circa 1200 impiegati. Questo per «definire un’ipotesi di assegnazione del personale tecnico-amministrativo ai dipartimenti, tenendo conto delle esigenze derivanti dalla gestione dei servizi e delle competenze del personale». Un riassetto che, secondo il piano previsto, si concluderà entro il 31 dicembre, trasferimenti compresi. Alla luce dei possibili scenari offerti dalle decisioni dei giudici, resta da capire come Lucio Maggio – qualora non dovesse incorrere in un altro stop giudiziario – si comporterà davanti a queste novità. Se, come dicono voci di corridoio, la sua intenzione sarà di non accettarle ribadendo l’indipendenza del ruolo del direttore generale rispetto al cda che ha approvato queste modifiche, oppure se sceglierà di fare proprie le scelte di Portoghese e con quali eccezioni. 

Il giorno prima della scadenza del termine del ricorso, per venerdì, sono convocate le sedute di consiglio d’amministrazione e senato accademico. Entrambe le adunanze di venerdì hanno come destinatario anche il direttore generale. Ma quale dei due, il reintegrato Maggio o colui che l’ha sostituito, Portoghese? L’interpretazione corrente è che fino all’eventuale ricorso resta in carica Portoghese. Stando ai rumors Maggio non è fisicamente rientrato in possesso dell’ufficio assegnato nel frattempo a Federico Portoghese, ma ha riallacciato i contatti con i dirigenti. Il successore, dal canto suo, sembra che proprio in questi giorni stia usufruendo delle ferie. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

A poco più di una settimana dall'ordinanza del tribunale del lavoro che sancisce l'illegittimità del licenziamento del direttore generale da parte dell'ateneo, l'ente non ha ancora formalizzato la propria risposta. Sembra sicuro un ricorso, ma restano da stabilire le modalità. Tra riforme in dirittura d'arrivo e problemi per il personale tecnico-amministrativo

A poco più di una settimana dall'ordinanza del tribunale del lavoro che sancisce l'illegittimità del licenziamento del direttore generale da parte dell'ateneo, l'ente non ha ancora formalizzato la propria risposta. Sembra sicuro un ricorso, ma restano da stabilire le modalità. Tra riforme in dirittura d'arrivo e problemi per il personale tecnico-amministrativo

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]