«Vi informo che il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti mi ha nominato rettore del nostro ateneo». Lo ha scritto il professore Francesco Priolo, da adesso Magnifico rettore dell’università di Catania, in una lettera indirizzata alla comunità accademica catanese. «Ringrazio il decano, il professore Vincenzo Di Cataldo, per avere affrontato con equilibrio e saggezza questa delicata fase di passaggio e prometto che mi impegnerò concretamente a superare ogni divisione – prosegue il neo-rettore – Confido nel vostro sostegno».
La firma sul decreto di nomina arriva con oltre tre settimane di ritardo rispetto all’elezione, plebiscitaria, di Priolo, dopo il ritiro dei tre contendenti principali. Una lentezza che qualcuno avrebbe voluto associare all’attesa della decisione del tribunale amministrativo regionale di Catania sul ricorso presentato dai ricercatori Attilio Toscano e Lucio Maggio contro il voto. «Le settimane che sono seguite alle elezioni sono state lunghe – ammette Francesco Priolo – e io ho posto le bassi perché si possa al più presto ripartire con le principali attività».
La professoressa Vania Patanè, ordinaria di Diritto processuale penale, è stata nominata prorettrice vicaria. A breve, invece, dovrebbero essere rese note anche le deleghe alla Trasparenza e alle missioni dell’ateneo: didattica, ricerca, internazionalizzazione e terza missione. Il professore Priolo è stato eletto rettore dell’università di Catania per il sessennio 2019-25 nella votazione dello scorso 26 agosto (il secondo turno delle cosiddette elezioni balneari) ottenendo un totale di 975 voti dal corpo elettorale composto da docenti, personale e rappresentanti degli studenti.
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