‘Unha e Carne’, la musica di Marcus Tardelli

“Mi chiamo Marcus Tardelli, ma non parlo italiano”. Con questa battuta, in cui il musicista brasiliano si scusa di non parlare la nostra lingua, nonostante il cognome italiano, si apre il quinto appuntamento con “Un Solo Jazz”. Ma per farsi capire non servono troppe parole, basta il linguaggio universale della musica. L’artista trentenne è una delle realtà della musica brasiliana, secondo alcuni il più grande chitarrista carioca di tutti i tempi. 
 
Questo ovviamente sarà il tempo a dirlo, ma come dichiara il direttore della rassegna, Pompeo Benincasa, è una scommessa vincente. Infatti l’artista brasiliano è al suo primo concerto in Europa e suona a Catania ancor prima dell’uscita italiana del suo disco, il primo da solista dopo la separazione dal quartetto Maogani. Nel disco, “Unha e Carne” (Unghia e Carne), Marcus Tardelli interpreta le musiche composte da Guinga, maestro indiscusso della musica brasiliana.

Nella sua esibizione Tardelli a tratti accarezza le corde, a tratti fa correre le dita ad una velocità supersonica, alternando, quindi, dolci melodie a ritmi incalzanti. Proprio questi ultimi sembrano essere i più apprezzati dal pubblico in sala che lo manifesta con lunghi applausi. Nonostante i pezzi più veloci siano quelli che catalizzano maggiormente l’attenzione, non è da sottolineare la capacità evocativa dei pezzi più lenti che sembrano proiettare lo spettatore direttamente tra le strade di Bahia.

Quello che però rende unica la performance, e in genere la musica di Marcus Tardelli è la sua tecnica e l’armonia perfetta che riesce a raggiungere, degna di un’orchestra. Ma non c’è da stupirsi visto che il musicista ha imparato a suonare, da autodidatta, ascoltando la radio che trasmetteva spesso anche pezzi orchestrali. 
 
Sul palco il musicista brasiliano veste completamente di nero, cerca di spiegare nella propria lingua ogni pezzo e sembra quasi imbarazzato per gli applausi che riceve. Insomma, una semplicità disarmante che sembra cozzare con la superba tecnica musicale. Non c’è da stupirsi d’altronde, a Tardelli non interessa in quale posto della classifica si trova il suo album né se è più o meno famoso di altri musicisti. Quello che interessa è solo poter esprimere se stesso attraverso la musica che suona e suscitare emozioni in coloro che ascoltano.
 
E’ possibile ascoltare l’intervista a Marcus Tardelli nel corso della puntata odierna dello speciale “Un Solo Jazz live” in onda su Radio Zammù alle 21.

Alberto Conti

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