Undici giorni in giro per la Sicilia a dorso di un mulo

E’ L’AVVENTURA DI FEDERICO BRUNO PRICE, IL DON CHISCIOTTE, PALADINO DEI VALORI CHE SEMBRANO ORMAI TRAMONTATI. CON IL SUO INSEPARABILE COMPAGNO DI NOME GIOVANNI, INCONTRERA’ LA GENTE IN UNDICI TAPPE PER FARSI RACCONTARE L’ISOLA DI OGGI. TENENDO UN DIARIO ON LINE

Un itinerario diverso, per porre sotto i riflettori il recupero della memoria, del territorio, e delle bellezze architettoniche, per uno sviluppo intelligente ed ecocompatibile, nel rispetto dell’ambiente e della legalità.

Undici giorni di avventura, di contatto, di confronto, di amore, di verità. Una Sicilia a dorso di mulo e con gli occhi di bimbo, quella che Federico Bruno Price e la sua carovana ancora una volta cercheranno nell’entroterra dell’isola.

Il Primo Maggio questo moderno Don Chisciotte, paladino di valori che sembrano oramai tramontati, partirà con il suo mulo, che porta il nome Giovanni in onore del giudice Falcone, dal luogo simbolo di quella che viene considerata da diversi storici la prima vera strage di Stato.

Da Portella delle Ginestre fino ad arrivare (ultima meta) a Troina, lungo le antiche trazzere regie, attraverso i vecchi sentieri e le mulattiere. Campagne incontaminate, le nostre colline, luoghi “lontani” e spesso sconosciuti, le montagne Siciliane. Incontreranno contadini, operai, un Popolo che ancora lotta e soffre. Porteranno in giro il sogno dei Fasci Siciliani, di una rinascita vera, della libertà persa, dei sogni svaniti e della giustizia sociale

L’idea è quella anche di rendere omaggio al mulo, elemento della memoria storico-identitaria della Sicilia rurale, simbolo dei braccianti siciliani e di un sistema di valori che si sta perdendo. Ma emblema anche di un futuro diverso e possibile. Il mulo, per chi ricorda la strage di Portella della Ginestra, è da considerare in qualche modo il primo martire della Repubblica Italiana. Il primo ad essere colpito durante l’eccidio dei lavoratori il primo maggio del 1947 dalla banda di Salvatore Giuliano.

Attraverso i muli, poi, si comunica e si entra in piena sintonia con la gente che vive tuttora come una volta, con chi riesce a mantenere appieno il rapporto con la terra .

Federico Bruno Price, madre inglese di nobili origini e padre siciliano doc, designer di professione, non è nuovo a questi viaggi. Il primo fu fatto nel 2011, sempre in giro per l’isola ed in groppa di mulo, con una forte valenza di legalità e contro il nucleare.

Nel 2012 il giovane cavaliere portò a termine un’impresa inverosimile (Ecomulo 2), percorrendo più di 900 chilometri per consegnare a Roma, nelle mani del Presidente della Repubblica Napolitano, dei messaggi e dei pizzini di speranza (avendoli raccolti in ogni luogo attraversato), quella dei braccianti, degli operai e dei pescatori siciliani e meridionali. Da quella avventura né è venuto fuori anche un Docufilm, che sarà presto disponibile e in distribuzione, ed altre interessanti collaborazioni, tuttora in evoluzione.

Dal Primo di Maggio 2014 in poi, festa dei lavoratori, Federico Bruno Price e la sua compagnia, attraverseranno diversi luoghi della Sicilia interna, e sarà ancora una volta l’occasione per scoprire una terra che presenta forti tradizioni ed attaccamento ad esse. Il viaggio si concluderà a Troina, in provincia di Enna, domenica 11 maggio, in occasione della prima festa regionale delle cavalcature bardate.

LE TAPPE: Portella delle Ginestre – Ficuzza – Palazzo Adriano – Bivona – Santo Stefano Quisquina – San Giovanni Gemini – Villaba – Resuttano – Alimena – Gangi – Troina .

Per questo viaggio sarà messo online un “diario di bordo”, che tutti potranno consultare e seguire su un blog (creato appositamente, comunicato nelle prossime ore) e sui social network. Giorno dopo giorno, una storia diversa, una foto, interviste, il racconto dei luoghi, un video dalla Sicilia più profonda.

Questo nuovo “E•CO•Mulo” sarà anche il viaggio contro le speculazioni edilizie, a favore dei piccoli produttori Siciliani, per i movimenti civici e le associazioni dei contadini, a favore degli operai, degli operatori del turismo eco-sostenibile, per ribadire il forte sostegno – e quasi la necessità – a tutti i cittadini e a coloro che hanno puntato (o lo stanno per fare) realmente sul “Verde Futuro”.

 

 

 

 

 

Redazione

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