Cannizzaro, revocato l’appalto Co.Lo.Coop «Prevenire il rischio di infiltrazione mafiosa»

Contratto rescisso a un’azienda in odore di mafia. Succede all’ospedale Cannizzaro di Catania e a quello di Acireale che questa mattina hanno avviato le pratiche per chiudere il proprio rapporto di lavoro con la Co.Lo.Coop (Consorzio Lombardo Cooperative), capofila del consorzio che si occupa del servizio di ausiliariato nelle due strutture. Un’azienda non nuova agli appalti nel capoluogo etneo, che negli scorsi anni ha prestato i suoi servizi di pulizia anche per la società di gestione dell’aeroporto Fontanarossa – contratto rescisso nel 2007, con un ricorso perso dall’azienda nel 2008 – e al Policlinico Vittorio Emanuele, dove oggi lavora la Tecnoservice. Restavano invece Cannizzaro e presidio acese che questa mattina hanno però deciso rescindere il contratto con la Co.Lo.Coop dopo il coinvolgimento della società nell’inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli sugli appalti per le pulizie nell’Asl di Caserta. Coinvolgimento che aveva spinto alla cautela il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania. Così Salvatore Paolo Cantaro si è rivolto alla prefettura di Milano che, dopo i dovuti accertamenti, ha notificato l’informazione antimafia interdittiva nei confronti della cooperativa.

Il consorzio Ati – composto da Pfe e Co.Lo.Coop, quest’ultima in qualità di capofila – lavora al Canizzaro da luglio dello scorso anno, quando si è aggiudicato l’appalto al posto della ditta prescelta, la Seriana 2000 onlus, non senza una battaglia giudiziaria fatta di ricorsi e alterne sentenze che alla fine hanno dato ragione alla Co.Lo.Coop. E senza dimenticare una lunga trattativa sindacale sull’applicazione del contratto di lavoro. Pochi mesi dopo, però, l’azienda viene coinvolta nell’inchiesta della procura di Napoli sui presunti appalti truccati all’asl di Caserta e il suo legale rappresentante, Fiore Ranieri, figura nel registro degli indagati. La cooperativa, secondo i magistrati, sarebbe riconducibile all’imprenditore Angelo Grillo, ex consigliere comunale Pdl di Marcianise, nel Casertano, arrestato nell’ambito della stessa inchiesta perché accusato di corruzione e turbativa d’asta. Per gli inquirenti, l’uomo avrebbe anche favorito il clan camorristico dei Belforte, a cui sarebbe legato da tempo.

A Grillo – e al suo presunto ricorso ai favori sessuali di una escort cubana per corrompere un funzionario pubblico – la stampa campana ha dedicato fiumi di inchiostro. Per questo, temendo eventuali ripercussioni della vicenda sull’appalto etneo, il commissario straordinario del Cannizzaro chiede a novembre accertamenti alla prefettura di Milano – l’ente che la rilasciato la certificazione antimafia alla Co.Lo.Coop – così come alla procura di Napoli, alla prefettura e alla procura di Catania. E la risposta arriva ieri, mesi dopo la richiesta, con una informazione antimafia interdittiva a carico della cooperativa. Ricevuta anche dal presidio ospedaliero di Acireale.

Così il commissario Cantaro comunica di aver attivato la rescissione del contratto alla presidenza e all’assessorato alla Salute della Regione Siciliana, alla Prefettura e al centro per l’impiego di Catania. Decisione diventata operativa questa mattina – seguita anche dai colleghi acesi – e che provoca la decadenza dell’intero appalto, essendo la Co.Lo.Coop capofila del consorzio. «Abbiamo dato pieno e tempestivo seguito al decreto del prefetto di Milano – spiega Cantaro in una nota inviata alla stampa – che, come misura di prevenzione del rischio di infiltrazione criminale, prevede anche la revoca di appalti pubblici. Al contempo, l’ospedale ha il dovere di garantire la continuità dell’assistenza, senza pregiudicare la regolare erogazione dei servizi nei reparti, nel rispetto degli obblighi di legge». La Co.Lo.Coop quindi continuerà a lavorare finché non sarà possibile passare le consegne a un’altra ditta: la Dussman, terza classificata nella gara d’appalto, nota per le aspre battaglie sindacali dei lavoratori impiegati nell’appalto regionale per la pulizia delle scuole. La nuova aggiudicataria lavorerà fino alla naturale scadenza dell’attuale contratto, a marzo 2015.

Claudia Campese

Giornalista Professionista dal 2011.

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