Un’altra unità militare russa entra in Ucraina: circa mille soldati e decine di tank

FILMATO UN INTERO BATTAGLIONE RUSSO, FORSE PARTE DI UNA DIVISIONE, CON OLTRE 100 MEZZI TRA CUI CARRI ARMATI T72-BM IN SERVIZIO SOLO NELL’ESERCITO RUSSO A KRASNODON, POCHI CHILOMETRI A SUD DI LUGANSK, IN PIENO TERRITORIO UCRAINO. IL BATTAGLIONE PSKOV SAREBBE INVECE STATO DISTRUTTO INTERAMENTE CON ALMENO 150 SOLDATI RUSSI CADUTI E I CUI FUNERALI SONO STATI VIETATI DA MOSCA

 

di Gabriele Bonafede

Aumenta il potenziale bellico russo in territorio ucraino. L’esercito di Mosca avrebbe mandato almeno un intero battaglione nella regione di Lugansk a supporto delle squadre naziste dei separatisti, le quali avrebbero impedito l’inizio dell’anno scolastico nelle sedicenti repubbliche di Lugansk e Donetsk.

Una lunga colonna di almeno 110 mezzi militari, indubbiamente russi a giudicare dalle scritte in lingua russa e non ucraina, è stata filmata nella zona della città di Krasnodon, alcuni chilometri a sud-est di Lugansk, dove sono ancora in corso scontri tra esercito ucraino e mercenari russi.

Il carro armato T-72

La colonna, come si vede nel video che pubblichiamo tratto dal canale youtube “News Ziro”, è formata da almeno 13 carri armati T-72BM, 42 veicoli per fanteria BMP-2, sei blindati MT-LB, 31 camion da trasporto-truppe, un veicolo di comando, ambulanze, veicoli del genio, e almeno 15 autocisterne per gasolio: senza dubbio un intero battaglione dell’esercito regolare russo nella strada M04-E40 con i caratteristici pannelli segnaletici del sistema stradale ucraino. Si tratta di almeno mille soldati e decine di mezzi militari

Da notare che il T-72BM (nella foto) è il tank offensivo principale dell’esercito di Putin, ed è  in servizio esclusivamente nell’esercito russo.

Nel frattempo, la città di Mariupol avrebbe resistito a un primo violento attacco dell’esercito regolare russo dopo una precipitosa ritirata dell’esercito ucraino da Novoazovsk e il territorio circostante. Le perdite da ambo le parti sarebbero ingenti.

I soldati russi morti  si aggiungerebbero ai circa 150 paracadutisti della divisione Pskov, dieci dei quali furono presi prigionieri e intervistati pubblicamente alcuni giorni fa. Il Comitato delle Madri dei Soldati russi continua, nonostante la censura dei media russi tranne alcune coraggiose testate come “Dochti”, a denunciare la scomparsa e la mancanza di notizie per centinaia di soldati regolari russi per i quali non sono concessi nemmeno i funerali, se non “segreti”, e non sono rilasciate notizie sulla loro sorte da parte delle autorità militari di Mosca.

Varie testate internazionali confermano notizie di grande difficoltà dell’esercito ucraino di fronte all’avanzata dei filo-russi sostenuti da grandi unità dell’esercito regolare russo.

Gabriele Bonafede

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