Gradito ospite oggi in casa Palermo. A dare un tocco di vivacità alla routine quotidiana è stata la presenza del presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, che questo pomeriggio ha incontrato i rosanero al Tenente Onorato di Boccadifalco prima dell’allenamento giornaliero. Diversi i temi affrontati dal quarantatreenne ex centrocampista della Roma e della Nazionale. Tommasi ha focalizzato l’attenzione su questioni normative relative ad esempio alle scadenze e al controllo dei pagamenti o dei contratti e, contestualmente, ha illustrato l’attività dell’associazione. Tre le parole chiave in questo caso: tutela, prevenzione e formazione, una peculiarità funzionale soprattutto al processo di crescita dei giovani.
Il numero uno del sindacato dei calciatori, in campo lo scorso giugno con la maglia del club sammarinese La Fiorita nel primo turno preliminare di Champions League disputato contro i nordirlandesi del Linfield, ha colto l’occasione per esprimere un giudizio sulla compagine guidata da Tedino: «Già da alcuni anni le retrocesse dalla serie A hanno una marcia in più all’inizio del campionato e partono con i favori del pronostico – ha sottolineato al sito ufficiale della società di viale del Fante – se adesso il cammino è molto positivo arriverà il momento in cui sarà tutto più complicato perché le squadre cercheranno di dare il massimo contro quella che, sulla carta, è considerata la favorita per la promozione. Tedino? Non lo conosco personalmente ma, dal punto di vista dei risultati e della gestione del gruppo, mi sembra che abbia avuto un buonissimo impatto. Palermo, soprattutto quest’anno, è una piazza molto esigente e portare in fondo il risultato, di fatto, è un obbligo».
Tommasi, che si è intrattenuto anche con il ds Lupo, in qualità di centrocampista (ancora in attività), ha posto la lente di ingrandimento pure sulla mediana rosanero: «È in linea con quello che chiede il mister. Un settore a supporto di giocatori che, obiettivamente, altri non hanno. Il fatto che il Palermo sia una squadra difficile da battere è anche merito della solidità del centrocampo che dà un sostegno in fase difensiva. In ogni caso – ha aggiunto – il Palermo scende sempre in campo per fare la partita. Ne ha il diritto, il dovere ma anche le potenzialità e questo concetto riguarda tutti i reparti, non solo il centrocampo». I rosanero, secondi in classifica in compagnia del Frosinone, hanno tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista in un campionato dominato, al momento, dall’equilibrio: «Squadre, come ad esempio Entella e Cittadella, che prima non avevano i mezzi per puntare in alto adesso hanno non solo l’ambizione ma anche le potenzialità per centrare il salto di categoria. Ci sono poi realtà come Parma o Venezia che, pur non essendo attrezzate per determinati obiettivi, certamente non si lasceranno sfuggire l’occasione di provarci».
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