Un pari tra Ekipe Orizzonte e Plebiscito Padova La sfida da antipasto scudetto regala spettacolo

Ekipe Orizzonte e Plebiscito Padova scrivono una pagina indelebile di questa anomala stagione di Serie A1. L’8-8 maturato ieri pomeriggio alla piscina Scuderi, nel recupero della quarta giornata del Preliminary round Scudetto è stato un regalo delle due squadre a tutti gli appassionati. Un confronto aperto e intenso, sul piano agonistico ed emotivo, nonostante, col passare dei minuti, si svuotasse di peso in ottica classifica e accoppiamenti nei play off scudetto.

Per agguantare il primato l’Orizzonte, che segue le rivali a tre punti in classifica, avrebbe dovuto battere Teani e compagne con sei reti di scarto, per colmare e superare l’11-6 imposto dalle patavine nella sfida d’andata. Si capisce già dai primi minuti, però, che la battaglia sarà condotta colpo su colpo e che sarà impossibile, per una delle due contendenti, scavare gap così ampi. Dopo i primi tre minuti di gioco le due squadre si trovano già sul due pari, con le catanesi costrette ad inseguire. L’occasione del sorpasso ce l’ha Arianna Garibotti, a metà tempo, ma il suo tiro di rigore si stampa sulla traversa. Il vantaggio rossazzurro arriva poco dopo con Emmolo, pareggiata a sua volta da Ranalli per il 3-3 del primo quarto. La partita è elettrica ed emotiva, le catanesi si fanno spesso prendere dalla frenesia e sprecano qualche occasione. Padova, invece, è più cinica e nel secondo quarto, una volta aggiornato il punteggio sul 4-4, allunga con Ranalli e Centanni.

Si va al cambio vasca con l’Ekipe sotto per 4-6. Durante il breve intervallo Martina Miceli serra i ranghi e le catanesi ritrovano lucidità. La frazione si apre con l’acuto di Giulia Viacava, che accorcia sul 5-6. Le padrone di casa crescono ma devono pazientare fino al finale di tempo per trovare il 6-6 con Arianna Garibotti, che capitalizza una superiorità numerica. Gli ultimi otto minuti sono ancora combattuti. Padova è stanca e si affida alle individualità ed a qualche soluzione estemporanea, l’Ekipe ha più benzina e continua a fare la partita. Marletta porta in vantaggio le etnee dopo 30 secondi. Attorno alla metà tempo arrivano le reti di Queirolo (Padova) e Viacava, con quest’ultima che riporta nuovamente avanti le catanesi a poco più di due minuti dalla fine. Il vantaggio regge fino a 20 secondi dal termine, quando Chiara Ranalli, autrice di nove reti in due gare contro l’Ekipe, smorza l’entusiasmo delle siciliane con il quarto centro personale, che vale il pareggio definitivo e la cristallizzazione degli accoppiamenti per le semifinali play off tricolori. L’Ekipe Orizzonte affronterà la SIS Roma, prossima avversaria nell’ultima giornata del Preliminary Round, in programma sabato. Padova si regala, invece, lo scontro con la più abbordabile CSS Verona.

La rossazzurra Giulia Viacava commenta così nel post gara: «Era una partita molto importante, visto com’è finita l’andata. Era importante far vedere quello che siamo ed a tratti si è visto – fa notare – C’è ancora da lavorare. Il pari non è il risultato più giusto, perché abbiamo regalato tanto e in alcune occasioni abbiamo forzato in attacco regalando controfughe. Stiamo lavorando sulla gestione emotiva e siamo già migliorate. Si è visto qualche risultato. Ai play off vedrete un altro Ekipe Orizzonte».

Il Presidente dell’Ekipe Orizzonte, Tania Di Mario, sottolinea il carattere messo in acqua dalla propria squadra: «Sicuramente è una cosa positiva il voler dimostrare il nostro valore. Dobbiamo trovare il modo di farlo in maniera più ordinata – dichiara – Anche questo ci servirà per migliorare. Le ragazze in questa partita hanno mostrato di avere voglia. In alcuni momenti della stagione, forse, ce l’eravamo dimenticato. Il processo di ricostruzione è ancora in fase di sviluppo, dei progressi ci sono stati».

Di Mario poi si concentra sugli accoppiamenti di semifinale: «La serie contro la SIS Roma sarà tosta, poteva benissimo essere una finale – conclude – Non vorrei che passi il messaggio che sarà facile. Da una parte sono contenta perché se superi uno scoglio così importante si arriva a una finale scudetto anche più preparate. Arriveremmo già pronte alle partite da dentro o fuori»

Dario Giuffrida

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