di Alberto Prestileo
Sabato pomeriggio parecchio divertente al Renzo Barbera: in campo, per la 21esima di Serie A, Palermo e Lazio. Entrambe desiderose di conquistare a tutti i costi i 3 punti per motivi, però, assai differenti; i padroni di casa per provare a riportarsi nella zona salvezza della classifica o, quantomeno, abbandonare il penultimo posto; i secondi, invece, per cercare addirittura di agganciare momentaneamente la Juve al primo posto.
Spinte dalle forte motivazioni, ne esce fuori una partita molto intensa, come dimostrato fin dai primi minuti. È la Lazio a partire forte, grazie anche all’indiscussa superiorità tecnica della propria formazione, nonostante qualche assenza di rilievo, soprattutto in attacco: la difesa è infatti sostanzialmente la stessa di sempre davanti a Marchetti in porta: Biava, Ciani e Radu a difesa dell’estremo difensore; Cavanda, Cana, Ledesma, Hernanes e Lulic a centrocampo, Mauri e Floccari in attacco. Fuori quindi Candreva e Gonzales, protagonisti del girone d’andata. Assente anche Klose per squalifica. Nelle file di casa poco cambia rispetto a Napoli: Ujkani tra i pali; Von Bergen, Aronica e Garcia in difesa; Morganella, Rios, Kurtic e Dossena in mediana; Ilicic sulla trequarti, Miccoli e Dybala punte. Fuori ancora Munoz, ed anche Barreto, non brillante a Napoli. Il match, come già detto, lo fanno subito gli ospiti che già al 10° sono in vantaggio: bel lancio di Ledesma per Floccari, partito in posizione regolare, che di testa supera con un bel pallonetto il portiere rosanero. Gran gol dell’attaccante ex Atalanta. Il Palermo però non si fa abbattere ed inizia un forcing sfrenato per cercare in qualsiasi modo il paraggio: ci prova con Miccoli, bene imbeccato da Dybala, ma Marchetti para; ci prova Aronica, ma il tiro viene rimpallato; Garcia, più volte, colpisce di testa mandando però sempre alto. La squadra di Gasperini però c’è, sia fisicamente che mentalmente. Per tutto il primo tempo tiene praticamente sempre palla e soltanto nell’ultima azione, viziata da un mancato fischio a favore dell’arbitro, rischia di subire il 2-0. Nell’occasione Ujkani si supera e manda in calcio d’angolo un velenosissimo tiro di Mauri. Terminano quindi i primi 45′, con i biancocelesti avanti per 1-0.
La ripresa comincia seguendo lo stesso leitmotiv del primo tempo: tanto, infinito possesso palla dei padroni di casa che ancora, però, non riescono a trovare l’imbeccata giusta per il pareggio. Passano i minuti e ancora niente, nessun particolare pericolo per Marchetti, anzi: poco prima del 70esimo Floccari riceve palla da Mauri e scarica in rete battendo il portiere albanese. Tutto inutile perché il guardalinee segnala un inesistente fuorigioco, fermando così l’azione laziale. Il gol annullato fa però scattare qualcosa nei giocatori in maglia rosa che, nei successivi 5′ trovano prima il pareggio e poi il sorpasso. Grande azione di Dossena sulla fascia, cross a mezz’aria che attraversa tutta l’aria di rigore e trova, sul secondo palo, Arevalo Rios che marca per la seconda volta in campionato, il tabellino dei marcatori. 1-1 ed enorme soddisfazione per il centrocampista uruguaiano, prossimo, a quanto si è detto, al ritorno in sudamerica. Come detto, però, è solo il momentaneo pareggio perché Dybala, il minuto successivo (71′) scarica alle spalle del portiere avversario, l’ottimo suggerimento di capitan Miccoli, facendo letteralmente esplodere la Favorita. Grande azione della squadra sicula, iniziata da un magnifico passaggio di Ilicic per Miccoli all’altezza del secondo palo che serve, per l’appunto, il giovanissimo Paulo. I rosanero hanno però speso tanto ed i cambi, seppur giusti, non portano poi così tanto ossigeno alla squadra (in special modo Anselmo). Gli ospiti possono quindi prendere in mano la partita, iniziando la disperata ricerca del pareggio che, puntualmente, arriva. È l’84’ quando Munoz commette fallo su Floccari in area: per l’arbitro Rocchi è rigore che Hernanes trasforma molto bene, battendo il buon slancio di Ujkani. 2-2 e partita che s’inchioda sul risultato di parità nonostante il continuo pressing laziali e le sporadiche ripartenze rosanero. Il match si conclude con un clamoroso errore di Miccoli che da una decina di metri spara fuori, dopo aver provato la semi rovesciata.
Punto essenzialmente inutile per entrambe le formazioni che sono costretti a sperare nei passi falsi degli avversari.
Palermo (3-4-1-2): Ujkani; Von Bergen, Aronica (1′ st Munoz), Garcia; Morganella (19′ st Anselmo), Rios, Kurtic, Dossena; Ilicic (33′ st Malele); Dybala, Miccoli. A disp.: Benussi, Brichetto, Donati, Viola, Sanseverino, Bollino. All.: Gasperini.
Lazio (3-5-1-1): Marchetti; Biava, Ciani, Radu (28′ st Candreva); Cavanda, Ledesma (34′ st Kozak), Cana, Hernanes, Lulic (23′ st Gonzalez); Mauri; Floccari. A disp.: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Dias, Zauri, Brocchi, Rozzi. All.: Petkovic.
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 12′ pt Floccari (L), 25′ st Rios (P), 26′ st Dybala (P), 40′ st rig. Hernanes (L)
Ammoniti: Garcia, Miccoli, Von Bergen (P), Cavanda, Cana Lulic (L)
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