Un nonno spiega la legalità ai bimbi delle scuole «Grazie a Esopo racconto il rispetto delle regole»

All’inizio leggeva le favole di Esopo a Daniele, Fabrizio e Sara, i suoi tre nipotini. Ma loro con il tempo sono diventati grandi e ha pensato che poteva farlo anche con i bambini delle scuole elementari. Così Romano Lamberto, 74 anni, oggi in pensione, dal 2009 racconta le fiabe a circa 600 bambini. Si tratta dei piccoli alunni delle scuole elementari di Villafranca, Saponara, Rometta, Spadafora e Pace del Mela che hanno imparato a conoscerlo.

Per tutti è diventato nonno Romano. «Ogni giorno trascorro dai cinque ai dieci minuti per classe – spiega il 74enne – racconto le favole e loro restano in silenzio ad ascoltare». In ciascuna aula appena entra nonno Lamberto è come se si creasse una magia. Cala il silenzio e con la voce calda che posseggono gli anziani, prendono vita nelle classi le favole di Esopo. «Sono fiabe importanti che hanno una morale alle fine e servono a far comprendere ai bambini le regole del buon agire». Tanti i bimbi cresciuti ascoltandolo questi testi. «Ci piace sentire le sue storie. Non finiscono sempre bene – spiega un bambino di nove anni – a volte i protagonisti fanno degli errori. E nonno Lamberto ci legge la morale per aiutarci a capire se quel personaggio è stato bravo o cattivo». «Stare insieme ai bambini ti dona tanta energia – prosegue Lamberto – è una gioia guardare i loro visi».

Per le insegnanti Romano è il nonno favolista. E con questo nome è stato inserito nei progetti delle scuole, come spiega la dirigente dell’istituto comprensivo di Villafranca, Ester Lemmo: «L’anno scorso ci ha presentato il suo progetto e siamo rimasti colpiti. Gli incontri inizialmente hanno riguardato i bambini delle quinte. Attraverso un intervento paziente con gli alunni portava il mondo della favole a scuole». Un’esperienza che si è allargata quest’anno agli alunni di terza e quarta. «È molto amato, racconta episodi di quotidianità della vita passata, a volte intercalando qualche frase dialettale – prosegue la dirigente scolastica -. Nella nostra scuola secondaria sono esposte vignette e fumetti che lui stesso ha realizzato per spiegare i pericoli del bullismo, delle droghe e del fumo. Un nonno importante che crea un rapporto simbiotico, che li coinvolge riuscendo a persuaderli». A fine anno viene organizzata una manifestazione con i genitori per spiegare cosa hanno fatto durante l’anno scolastico. «Il suo progetto è stato inserito anche per il prossimo triennio e rientra nella sezione lettura. Speriamo in questo modo che la sua azione benefica e altamente educativa possa proseguire».

Per Emilia Arena, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Spadafora, Rometta e Saponara, nonno Romano «con la sua energia porta una ventata di freschezza nella scuola. E poi con questo progetto non si limita a raccontare le favole. È capitato che portasse in classe piante e piccoli animali come un riccio. I bambini imparano a conoscere specie diverse che solitamente vedono solo sui libri».

Tra i tanti bimbi a cui il 74enne ha raccontato favole ce n’è uno speciale. «Non potrò mai dimenticare Luca Vinci, il bambino morto nell’alluvione di Saponara il 22 novembre del 2011 – racconta nonno Romano -. Era uno dei piccoli alunni che mi ascoltavano quando andavo a trovarlo nella sua classe. Avrebbe dovuto crescere come stanno facendo i suoi compagni. Spero di poter promuovere una borsa di studio in suo onore». Oltre alle fiabe classiche, Lamberto attraverso dei disegni prova anche a sensibilizzare i bambini ai temi della legalità e del rispetto delle regole. «Sono storie raccontate attraverso cartelloni con cui provo a combattere il bullismo, l’influenza delle cattive compagnie e persino il fumo. Sono piccole cose che spero aiutino a far crescere questi bambini che vedo diventare più grandi di anno in anno». 

Simona Arena

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