Un esempio da seguire

Faber, parlando del sorriso, scriveva che “nessuno è così povero da non meritarlo”. E ciò è valido soprattutto se si parla di un bambino.
Al sud del mondo vivono tantissimi bambini a cui la povertà ha tolto tutto. Ma, soprattutto, ha tolto loro la possibilità di vivere una “vita da bambini”. Non sanno nemmeno cosa ciò significhi.

Oggi, però, alcuni di loro hanno la possibilità di sorridere e di vivere una vita migliore. E questo è possibile grazie alle numerose associazioni che con il tempo sono nate e che oggi si muovono a favore dell’adozione a distanza.
Ciascuno di noi ha la possibilità di adottare a distanza un bambino e, se si vuole, lo si può fare anche in gruppo.
E questo è quanto hanno deciso di fare alcuni utenti del Rezzonico (www.ilrezzonico.it), il forum della facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, che proprio nei giorni scorsi hanno definito l’adozione di una bambina boliviana di dieci anni.

L’iniziativa, proposta da uno dei più assidui frequentatori del forum, Andrea Amaddio, alias Nipotino Scroccone, ha subito riscosso molto entusiasmo. Daniela Seggi, Dnl nel forum, è una delle ragazze che ha contribuito all’adozione della bambina. E proprio lei parla di questo entusiasmo esprimendo il desiderio comune di “voler fare del bene incoraggiati dalla spesa non onerosa per degli studenti che, come si sa, sono per lo più poverelli”. Infatti, essendo in ventisei i partecipanti, sono bastati poco più di undici euro ciascuno per raggiungere la cifra di 288€ necessaria per adottare per un anno la bambina tramite l’associazione Intervita.

I tempi organizzativi e di gestione sono stati lunghi, circa due mesi, ma ciò ha permesso anche a coloro che non frequentano le lezioni o che non sono di Catania, di poter aderire e dare il proprio contributo all’iniziativa. Ciò è stato possibile anche grazie alla possibilità di utilizzare l’aula dei rappresentanti del corso di laurea in Scienze della Comunicazione, meglio conosciuta come aula 74, come punto di ritrovo per la consegna dei soldi necessari.
Insomma, tempi lunghi ma voglia di fare del bene, aiutando con un piccolo gesto un bambino che non ha le nostre stesse possibilità.

Grazie ai soldi inviati, le associazioni possono portare avanti i vari progetti (sanitari, educativi, ecc..) dei quali il bambino potrà, di diritto, usufruire. È un modo per aiutare non solo il bambino, ma anche la famiglia che non vive nelle condizioni adeguate per poter soddisfare i bisogni primari del bambino.
Quanto è stato fatto dai ragazzi del Rezzonico è da prendere come spunto di riflessione e soprattutto come esempio. È un modo che permette a ciascuno di noi di fare del bene con molto poco.

Link dell’associazione Intervita
www.intervita.it/inter/adotta

 

Luisa Lo Re

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