Un altro suicidio nella Formazione professionale siciliana. E’ un dipendente dello Ial Sicilia

L’uomo, dipendente di un Ente, avrebbe deciso di farla finita perché depresso e, forse, stanco di vivere nell’incertezza.

Un altro suicidio ha colpito il mondo della formazione professionale siciliana. La notizia è ancora frammentaria. Arriva da Caltanissetta. Dove un dipendente di un Ente del settore – lo Ial Sicilia – depresso e, forse, stanco di vivere nell’incertezza, si è tolto la vita.  

La notizia è stata diffusa da una radio di Caltanissetta.

E’ accaduto ancora e avremmo voluto non darla proprio, questa notizia. Purtroppo registriamo l’ennesimo caso di suicidio di un lavoratori della formazione professionale. Non può più trattarsi di casi isolati e non intendiamo andare oltre, in questo momento nefasto. Faremo un approfondimento nelle prossime ore. Intanto riferiamo dell’accaduto attraverso quanto già diramato da un sito online di Caltanissetta, http://notizie.radiocl1.it/ .

Un dipendente dello IAL Cisl di Caltanissetta, Fabio Bordonaro, si è suicidato la scorsa notte. A dare l’allarme sono stati proprio i familiari. Da una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo si sarebbe tolto la vita impiccandosi nella sua abitazione di via cardinale Dusmet a Caltanissetta nel quartiere Santa Flavia. I soccorritori delle 118 hanno tentato per oltre mezz’ora di rianimarlo, ma inutilmente.

Era un dipendente dell’Istituto di formazione al centro delle recenti polemiche regionali. L’uomo separato lascia una bambina. Pare soffrisse di depressione anche per la separazione e forse anche per le condizioni lavorative non troppo floride. L’istituto di formazione per cui lavorava infatti era stato oggetto della revoca degli accreditamenti da parte della Regione siciliana, motivo per cui i corsi erano in parte fermi. Anche se per la verità, risulterebbe superata questa fase perché, attraverso le nuove regole dell’accreditamento, lo Ial starebbe sistemando ogni cosa, dopo aver chiarito la propria posizione in ordine al precedente provvedimento di sospensione delle attività.

Lo stesso ente aveva depositato regolarmente, lo scorso 28 luglio, la programmazione dei corsi per l’avvio della seconda annualità dell’Avviso 20/2011. Un approfondimento è doveroso in questi casi. Il gesto, riconducibile ad altri tristi fatti accaduti lo scorso mese che hanno visto lavoratori di altri enti togliersi la vita, sembrerebbe più ricondursi al momento difficile che attraversa il settore ed all’incertezza sul futuro di tutti i diecimila lavoratori.

Lo ripetiamo, non ci sentiamo di collegare la vicenda direttamente all’Ente per il quale lavorava, va approfondita e lo faremo nelle prossime ore. Alla famiglia va il cordoglio della redazione.

Giuseppe Messina

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