“C’abbiamo provato”. Lo avranno esclamato migliaia di aspiranti matricole in questi giorni. Magari più di una volta, ma di certo l’ultima mercoledì, quando si sono chiuse le prove d’accesso – cominciate l’1 settembre – per iscriversi alle facoltà dell’Unversità di Catania, quest’anno tutte a numero programmato, primo caso in Italia. Sui banchi de Le Ciminiere hanno sostenuto l’esame gli aspiranti studenti dei corsi di laurea in Chimica, Fisica, Informatica, Matematica, Scienze ambientali, naturali e geologiche. Un totale di 1161 iscritti alla prova per 635 posti.
Si dovrà attendere qualche giorno per avere i risultati, disponibili on line. Tutto verrà concluso il 20 settembre, termine ultimo per questa fase preliminare. Entro la mezzanotte gli ammessi a più corsi di laurea dovranno indicare l’ordine di preferenza definitivo di quelli che intendono frequentare. Basterà collegarsi al portale studenti di Unict, accedendo con il proprio codice fiscale e il pin rilasciato al momento della registrazione. Nel caso in cui non si facciano modifiche, verrà dato per buono l’ordine di preferenze indicato nella domanda di partecipazione. Per i più fortunati e meno indecisi, insomma.
I numeri però raccontano già qualcosa. Le iscrizioni totali ai test sono state 23156, a cui va sottratto un 5% di studenti che, pur iscritto, non si è poi presentato all’esame. Di questi, 12263 si sono prenotati almeno per una prova: quasi due tentativi ciascuno per assicurarsi un proseguimento degli studi. Una media che è come la questione del pollo – chi ne mangia uno e chi nessuno -, ma questa è un’altra storia. I posti a disposizione però sono solo 9270.
Stando sempre alle iscrizioni, i corsi di laurea più gettonati sarebbero quelli collaterali a Medicina – di cui Step1 vi ha raccontato la prova d’ingresso -, che è comunque al secondo posto: 3122 iscritti per un totale di 252 posti a infermieristica, ostetricia, fisioterapia, logopedia e altre. Meno attrattiva sembra invece avere architettura, nella sede di Siracusa, per cui solo in 371 hanno deciso di contendersi i suoi 100 posti.
Ricordiamo che per le aspiranti matricole non basta essere in graduatoria: chi ce la fa è a sua volta diviso tra idonei e con debito. I primi passano dal via, i secondi restano fermi un turno. Gli ammessi in graduatoria con debito vengono iscritti “con riserva”: non potranno sostenere i normali esami e dovranno invece seguire dei corsi aggiuntivi obbligatori – che mireranno a colmare il loro debito -, superandone entro il primo anno le verifiche. Intanto sono già stati pubblicati i risultati di gran parte delle prove di accesso ed è possibile fare un primo bilancio. Non troppo positivo per i corsi di laurea in Professioni Sanitarie e Ingeneria, dove le I di idoneo si perdono in un mare di esaminati con debiti. Nei test reggono invece le facoltà di Lettere, Lingue e Giurisprudenza. Su tutte, però, finora la palma di papabili matricole più preparate va a chi ha sostenuto la prova d’accesso in economia: solo 15 con debiti su 1913 idonei.
Adesso non resta che aspettare quest’ultimo test e i restanti risultati, per capire quante saranno e cosa sceglieranno le future matricole di Unict. E, magari, per fare il punto sulla riuscita più o meno positiva di questo metodo di selezione, tutto catanese.
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