Ultima spiaggia per il Catania?

All’indomani della tanto agognata promozione nella massima serie, avvenuta il 28 maggio 2006, nessuno mai (né tifoso, né dirigente) si sarebbe aspettato un inizio di campionato infervorante come quello del Catania; sembrava veramente che la serie A non fosse solo un punto d’arrivo, ma un punto di partenza per la rinascita, sociale, sportiva ed economica di una città, dopo tantissimi anni bui (per la precisione 23), trascorsi nei campetti di periferia di mezza Italia; sembrava veramente che la squadra, allenata da Pasquale Marino, potesse interpretare il ruolo della matricola rivelazione, in grado di dare del filo da torcere (almeno nella tana del Massimino) anche a squadroni del calibro di Roma, Fiorentina, Milan; sembrava veramente un sogno che diventava realtà: dopo l’intero girone d’andata, il Catania è stato capace di
insediarsi per parecchie giornate al 4° posto in classifica, che a campionato concluso, sarebbe valso la qualificazione ai preliminari di Champion’s League…

Forse si è esagerato con l’immaginazione, forse si sono costruiti troppi castelli in aria, perdendo di vista l’unico obbiettivo possibile e raggiungibile, il mantenimento della Serie A, ma è stato bello poter anxche solo pensare ad una possibile qualificazione in Coppa dei Campioni, perché in fondo sognare non costa nulla. Ma purtroppo i sogni di migliaia di tifosi si sono infranti quella maledetta sera del 2 Febbraio, nel derby contro il Palermo, che ha portato alla morte di un agente di polizia che si trovava nei pressi della Curva Nord per sedare i facinorosi.
Le conseguenze dei fatti avvenuti durante e dopo il derby si sono abbattute su Catania e sul Catania e hanno avuto un effetto disastroso sul prosieguo del campionato da parte della squadra, che si trova obbligata a giocare tutte le partite in casa senza pubblico e senza stimoli, il che ha portato la squadra a prestazioni assolutamente ineccepibili, avvicinando sempre più lo spettro della retrocessione.

Nonostante tutto, il Catania si trova ancora oggi in una posizione di classifica che le permette di poter comunque giocare con una certa tranquillità, visti gli 8 punti di distanza dalla terzultima in classifica, il Parma che dovrà affrontare domenica pomeriggio con il massimo della serietà e della professionalità per evitare di sprofondare nel baratro della serie B.

Alessandro Adamo

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