Twelve, sul set della web serie tra locali della movida «Un grande racconto sulla nascita di una nuova era»

S’intitola Twelve la nuova serie di Atom Inc., casa di produzione palermitana venuta al mondo lo scorso anno e che ha inaugurato le riprese della sua prima grande fatica cinematografica questo mese. Una serie che ha trasformato in set cinematografici alcuni locali della movida palermitana per girare i primi due episodi.  «Atom.Inc è nata lo scorso ottobre – rivela Manfredi Simonetti, fondatore e produttore della serie – per poi allargarsi fino ad accogliere varie professionalità: Nyem Coglitore, cameraman e responsabile montaggio, Luca Lombardo, dronista, Alessandro Valenti, aiuto regia, Federico Ciulla, fonico e molti altri».

Dall’incontro con Walter Chiello, storyboard-artist prima e regista poi, viene l’idea di una serie il cui soggetto è nato «davanti una birra». Avvalendosi di un cast formato da attori dilettanti e professioni, tra cui Roberto Cangialosi, Antonino La Corte, Daniele Biondo, Marco Restivo. 

«Avevamo idea di produrre una web serie – continua Simonetti – e dopo aver scritto il soggetto siamo passati alla stesura della sceneggiatura della prima stagione con l’ausilio di Daniele Lupo». Una storia ambientata in un futuro post-apocalittico ma la cui particolarità risiede nell’assenza di una evento scatenante causato dall’uomo. Non sono cadute le bombe, né il riscaldamento globale ha fritto la vita sulla superficie: il mondo è stato semplicemente stravolto e lo spettatore nulla saprà di preciso di cosa è successo davvero. L’uomo si è preparato come meglio ha potuto nell’attesa del disastro ed è riuscito a sopravvivere in comunità all’interno di bunker scavati nel sottosuolo.

«Sono passati più di 20 anni – spiega il regista e sceneggiatore Walter Chiello – da quando il mondo come lo conosciamo è finito. Non ci sono pistole laser o navette spaziali, la tecnologia è del tutto identica a quella che abbiamo noi oggi, ma la società è caduta». La storia è ambientata dunque in una Sicilia del futuro ma non futuristica, in cui una volta caduto lo Stato (come del resto è avvenuto nel resto del globo), i signori della guerra prendono il controllo del territorio, ridotto però solo ai luoghi sicuri nel sottosuolo.

«La gente vive in rifugi sotterranei – prosegue Chiello – spostandosi dall’uno all’altro affrontando le lande mortali della superficie per trovare risorse e rifornimenti; l’unica moneta di scambio sono pillole anti-radiazioni necessarie alla vita dell’uomo. La prigionia forzata all’interno dei bunker non è però infinita: la popolazione è in attesa che siano trascorsi 25 anni e sia possibile tornare a vivere sulla superficie, e negli episodi che stiamo girando quel tempo è quasi scaduto». La società muta in piccole comunità in contatto tra loro, ma i vizi e le virtù sembrano comunque rimasti tali e quali tra tossicodipendenti, prostitute e giovani eroi.

Tra i signori locali, piccoli monarchi nei loro regni al buio, hanno un ruolo particolare i Dodici (che danno il titolo alla serie): sono figure enigmatiche che vagano per le lande della superficie, apparendo di quando in quando e incutendo terrore e rispetto nella popolazione. Come fossero dei giustizieri da film western, i Dodici fanno visita alle piccole comunità, perseguendo un obiettivo e dei principi oscuri ai più.

Il protagonista della storia è Joshua, giovane ingenuo e inesperto del mondo. È troppo piccolo per conoscere la società precedente, ma viene anche tenuto lontano dai pericoli per volere dei familiari. Vive per questo un disagio interiore, una frustrazione dettata dal vedere i suoi coetanei che si addestrano alla vita nelle terre selvagge della superficie, che fanno esperienza viaggiando per rifornire la comunità, mentre lui è costretto all’immobilità da qualcosa che non comprende.

Questo fino al giorno in cui decide di contravvenire alle regole a lui imposte, riuscendo a sfuggire al controllo della famiglia: cominciano qui le sue avventure, la cui chiave di volta è la sua stessa identità. «La storia che stiamo cercando di raccontare – conclude il regista Walter Chiello – è un grande racconto della nascita di una nuova era: come l’uomo si comporti sempre nella stessa maniera nonostante il mutare delle condizioni, i forti continuano a governare e i deboli si sottomettono. Ma, nonostante questo, anche il bisogno di ribellione legato allo spirito di sopravvivenza proprio del genere umano».

I primi due episodi saranno completati tra la fine di marzo e metà di aprile. Intenzione della Atom.Inc è partecipare ai festival del settore per mostrare la propria creatura: Sicily Webfest, Roma, Los Angeles. Nel futuro non sappiamo se ci ridurremo a vivere in bunker per sfuggire alle radiazioni, ma nel frattempo possiamo aspettare di sapere come si svilupperà la storia di Joshua in Twelve.  

Alberto Palazzolo

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