Tutti i rifiuti si buttano dalle 17 Il Comune fa dietrofront

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sull’orario di conferimento dell’immondizia, è stata firmata ieri dal sindaco di Catania Raffaele Stancanelli una nuova ordinanza che stabilisce che tutti i rifiuti, differenziati e indifferenziati, devono essere depositati dentro i cassonetti stradali dalle 17 alle 23 durante il periodo che va da novembre a marzo. Mentre nei restanti mesi dell’anno si dovranno gettare dalle 19 alle 23.

«Veniamo incontro ai tanti cittadini, soprattutto anziani, che ci hanno chiesto di anticipare l’orario nel periodo invernale per depositare i rifiuti in maniera accorta senza incorrere nelle sanzioni», spiega il primo cittadino etneo. Fino a ieri infatti la fascia oraria stabilita dal Comune per il conferimento andava dalle 19 alle 23. Un orario scomodo, considerato il freddo delle serate invernali.

La nuova ordinanza fa cessare la diatriba che ha visto protagonisti Stancanelli da un lato e il presidente provinciale di Federconsumatori Paolino Maniscalco dall’altro. Quest’ultimo ha accusato, non a torto, l’amministrazione comunale di diffondere notizie errate sull’orario di deposito dei rifiuti differenziati, andando contro le disposizioni da lei stessa emanate e disincentivando i cittadini con orari poco agevoli. La precedente ordinanza stabiliva infatti esplicitamente che l’orario 19-23 valeva solo «se trattasi di rifiuti indifferenziati ovvero di organico» e non fissava limiti per la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica e alluminio.

In seguito all’avvio dei controlli annunciato dal Comune nei giorni scorsi, Federconsumatori avvertiva in una nota che non avrebbe difeso «coloro che hanno avuto multe sacrosante per aver gettato rifiuti indifferenziati o organico fuori dagli orari consentiti» ma che avrebbe assistito «chi sarà stato ingiustamente multato per deposito di raccolta differenziata».

La nuova disposizione chiarisce quindi definitivamente ogni dubbio. Ma soprattutto mette in salvo il Comune dal rischio di ricevere ricorsi da parte di cittadini multati per non aver conferito i rifiuti differenziati in base al vecchio orario pubblicizzato dal sindaco, pur avendo rispettato però quello che effettivamente c’era scritto nella precedente ordinanza.

«Si sono accorti che se avessero sanzionato i cittadini per il conferimento errato della differenziata avrebbero combinato un pasticcio: riguardo all’ordinanza avevo ragione io», ci dice Maniscalco. Per il presidente dell’associazione dei consumatori catanese «ha senso l’orario stagionale, ma è assurdo che venga applicato anche ai rifiuti differenziati, perché non c’è nessun valido né scientifico motivo per farli mettere a un orario determinato», spiega. Eppure il Comune giustifica la scelta di uniformare gli orari di conferimento con il fine di «garantire un più efficiente servizio di raccolta ed evitare il permanere dei rifiuti per molte ore all’interno dei cassonetti».

«Questo sarebbe vero se svuotassero i cassonetti della differenziata ogni mattina, ma non succede così – ribatte Maniscalco – Ovvio che l’indifferenziato e l’organico non possono rimanere tante ore nei contenitori, ma plastica, carta, vetro e lattine non puzzano». E continua: «Bisogna rendere più comoda la raccolta differenziata. Questa è la logica che si segue ovunque, solo a Catania si sono fissati – non si capisce il perché – su questa determinazione assurda che invece la deprimerà».

Intanto nei prossimi giorni si preannunciano controlli serrati sul rispetto degli orari. «Ora fare la differenziata non è più un invito ma un vero e proprio obbligo, perché dobbiamo farcela, tutti assieme, a rendere Catania una città pulita», dichiara il sindaco. I controlli riguarderanno anche la modalità in cui vengono depositati i rifiuti. L’indifferenziato e l’organico devono infatti essere posti negli opportuni cassonetti – rispettivamente di colore grigio e marrone – in «sacchetti debitamente chiusi». «I trasgressori saranno puniti», avverte l’amministrazione comunale. E le sanzioni andranno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.

[Foto di croccodilla]

Agata Pasqualino

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