«L’iniziativa è interessante, le altre Regioni non ci hanno pensato a qualcosa di simile e ha suscitato l’interesse dei turisti. Però, bisogna remare nella stessa direzione sennò si rischia di sprecare tutto». Con i contagi ai livelli di guardia, le vaccinazioni che a piccoli passi vanno avanti e il caldo che è entrato prepotentemente nelle giornate di tutti, quella di quest’anno sembra essere un’estate come tante. E, se per i consuntivi bisognerà attendere la fine della stagione, la sensazione è che la macchina del turismo si sia rimessa in moto dopo un anno in cui l’intero settore è stato in ginocchio. La Regione Siciliana, dal canto suo, ha lanciato l’iniziativa SeeSicily, stanziando circa 75 milioni di euro per comprare pernottamenti e servizi da regalare a chi deciderà di scegliere l’isola come meta per le proprie vacanze.
Ai voucher per i pernottamenti è riservata quasi la metà della spesa, oltre 37 milioni, che è distribuita tra tutti i tipi di strutture e di livello. Per esempio, per ogni posto letto in un albergo a cinque stelle la Regione pagherà cento euro, per i quattro stelle 85, per i tre stelle 60 euro e poi ancora 40 e 25 euro per gli hotel a due e una stella. Il pernottamento gratuito scatterà in seguito al pagamento da parte del turista di due notti. «Il programma è già partito e sarà valido fino alla fine di settembre dell’anno prossimo», spiega a MeridioNews Giuseppe Ciminnisi, vicepresidente nazionale di Fiavet, la federazione che riunisce gli agenti di viaggio. «Per esperienza diretta, mi sento dire che la partenza è stata positiva, veniamo contattati via mail anche dalla Cina – continua – a dimostrazione che il progetto è stato veicolato bene».
SeeSicily prevede che siano le agenzie di viaggio che hanno aderito al programma a fare da tramite tra i turisti e le strutture ricettive. «Alcuni servizi come lo sconto sui voli o gli ingressi nei luoghi della cultura partiranno tra qualche mese perché l’obiettivo è anche quello di destagionalizzare la stagione turistica, ma è chiaro che la Sicilia in estate attrae molti», va avanti Ciminnisi. Tuttavia, paradossalmente, proprio la ripresa spontanea della domanda sta creando qualche problema agli agenti di viaggio. «Devo dire che, in più di un caso, si sta riscontrando una certa ritrosia da parte delle strutture alberghiere che si sono accreditate per vendere i voucher alla Regione a mettere a disposizione le stanze così come concordato al momento della stipula del contratto», rivela il vicepresidente di Fiavet.
Il motivo starebbe nel tentativo di riservarsi la carta dei voucher per i periodi di bassa stagione. «Trovo sia un atteggiamento un po’ egoistico e poco lungimirante – prosegue Ciminnisi – Intanto perché gli accordi dicono che bisogna garantire almeno il cinque per cento dei posti letto fino a sette giorni prima della potenziale data di arrivo del turista e poi perché la Regione ha comprato questi pernottamenti a prezzi spesso maggiori a quelli di mercato». In sintesi, quindi, gli albergatori che hanno aderito a SeeSicily si sono impegnati – in cambio della certezza di un acquisto della Regione pari a tre volte il numero di posti letto offerti complessivamente dalle singole strutture e per un massimo di 200mila euro – a non riempire le strutture, garantendo le camere per coloro che dovranno usufruire della notte a costo zero. Gratuità che, però, è esclusivamente per il cliente, visto che a pagare è comunque la Regione.
«Inevitabilmente questa situazione crea dei disservizi e rallenta il lavoro di noi agenti – continua Ciminnisi – ma, più in generale, credo che rischi di danneggiare la buona riuscita di un progetto che ha tutte le carte in regola per rilanciare davvero il settore. A tratti sembra che queste somme stanziate per i voucher siano state intese come ristori quasi dovuti, mentre fanno parte di un patto ben preciso tra Regione e strutture ricettive». Dal fronte degli albergatori ciò che trapela è una condivisione dell’iniziativa, anche se la sensazione è che si sarebbe potuto fare di più. «Intendiamoci – commenta Nico Torrisi di Federalberghi – parliamo di un progetto lodevole che arriva dopo mesi difficilissimi. Il nostro auspicio è che si possa trovare il modo di far sì che il sostegno riguardi soprattutto i mesi tradizionalmente di bassa stagione».
«Le condizioni dell’accordo sono già state definite e conosciute dalle parti al momento della sottoscrizione dei contratti – replica a distanza il vicepresidente di Fiavet – ed è previsto che la disponibilità delle strutture ci sia in tutti i mesi, compresi quelli di alta stagione». Le regole del gioco prevedono anche la possibilità per la Regione di comminare penali a fronte del mancato rispetto degli obblighi o, addirittura, di revocare gli accordi con il contestuale recupero delle somme stanziate. «Sono casi limite che spero non si verifichino, piuttosto – conclude Ciminnisi – mi auguro che ogni attore in gioco capisca che, se questo progetto funziona, a beneficiarne saremo tutti perché magari potrebbe essere riproposto anche in futuro».
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