Turchia, polizia attacca l’ospedale dov’è morto Berkin Elvan. Manifestazioni in quaranta città

di Gabriele Bonafede

Berkin Elvan aveva 14 anni quando il primo giugno del 2013 è stato colpito da un lacrimogeno che pesava 850 grammi, apparentemente sparato dalla polizia turca. Che ne ha sparati a centinaia e ad altezza d’uomo, la scora estate, ed evidentemente anche ad altezza di ragazzino. Elvan non era un attivista o un manifestante: stava solo andando a comprare il pane per i fatti suoi. Per 268 giorni ha provato a combattere contro infezioni e febbre alta ed era in coma. Ieri, alle sette del mattino, quando è morto, pesava solo 16 chili.

La notizia della morte è stata data ieri dai genitori del ragazzino e subito una folla si è recata all’ospedale per dare omaggio a Berkin Elvan. Ma la famiglia non ha nemmeno avuto la possibilità di piangere il proprio figlio perché la polizia avrebbe subito attaccato l’assembramento, secondo le testimonianze degli stessi manifestanti riportate da vari cittadini turchi e anche dalla BBC e altri organi d’informazione.

Nella giornata di oggi la polizia turca ha attaccato nuovamente l’ospedale dove Berkin era ricoverato, e durante questi attacchi un altro attivista sarebbe rimasto colpito alla testa ed ha perso conoscenza. Nelle immagini, l’attacco della polizia ai manifestanti che si sono raccolti a migliaia vicino all’ospedale di Istanbul dove il ragazzo è deceduto.

Secondo alcuni organi d’informazione il Presidente turco Abdullah Gül ha chiamato la famiglia di Berkin Elvan per fare le condoglianze e assicurare che avrebbe dato ordine di calmare la polizia.

La presenza stessa di un gran numero di poliziotti non è stata però la migliore delle scelte perché è stata proprio l’uso eccessivo della forza da parte della polizia a uccidere il ragazzo e ancora non sarebbero stati puniti i colpevoli.

D’altronde, la posizione del capo del governo turco, il primo minisgtro  Recep Tayyip Erdo?an, è sempre stata quella di reprimere con la forza le manifestazioni.  Erdo?an non avrebbe mai chiamato la famiglia della vittima durante la lunga degenza, né espresso condoglianze.

In questo video di “No Comment TV” su youtube, gli scontri nelle manifestazioni di ieri nella capitale, Ankara, con il solito uso eccessivo di violenza da parte della polizia.  Attraverso il net, sono  state chiamate manifestazioni in più di quaranta città turche., soprattutto oggi in concomitanza con i funerali di Berkin Elvan.

 

Gabriele Bonafede

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