Anche le delegazioni di Acto Sicilia e fondazione IncontraDonna protagoniste in campo sabato scorso al fianco dell’associazione rugbistica i Briganti di Librino di Catania per assistere allo stadio olimpico di Roma alla gara di campionato Sei nazioni Italia-Galles. Durante l’intervallo è stato proiettato lo spot del progetto Resta In Piedi sviluppato con la collaborazione di Seagen Italia. Un’occasione per le donne e gli uomini dell’alleanza contro il tumore ovarico per accendere i riflettori sull’importanza della prevenzione e della cura dei tumori ginecologici. Da Catania sono partite 79 persone, pazienti, famiglie, medici e rugbisti, accompagnate dalla direttrice dell’Oncologia medica dell’ospedale Cannizzaro Giusy Scandurra. «Un’esperienza straordinaria – ha commentato la presidente Acto Sicilia Annamaria Motta – Momenti di emozionante spensieratezza e di solidarietà e comunione per chi sta attraversando il difficile momento della cure oncologiche». All’arrivo la delegazione di Acto Sicilia è stata accolta dalla federazione italiana rugby che ha donato un pallone autografato dai giocatori della nazionale. «Abbiamo sposato la filosofia della resilienza dei Briganti – ha aggiunto – che sono riusciti a creare un’alleanza fra il territorio e il mondo dell’oncologia».
Il progetto Resta In Piedi, infatti, vede la realizzazione di eventi volti alla prevenzione delle patologie ginecologiche e dell’infezione da papilloma virus con particolare attenzione alla vaccinazione HPV. In programma la creazione di Laboratori in campo che mirano a trasferire a pazienti e famiglie le dinamiche di gioco con l’obiettivo di rendere più semplice il contatto, il toccarsi, sempre molto difficile nel paziente oncologico che ha visto il proprio corpo violato dalla malattia, dalle chirurgie e dalle chemioterapie. Obiettivo ambizioso, quello di riportare a una dimensione naturale la sensazione del dolore che in oncologia ha un peso spesso devastante e in campo, invece, può fare parte del contatto (controllato) durante le attività di gioco dove le barriere anche fisiche vengono azzerate e i rapporti interpersonali sono fluidi e privi di schermi. Il sostegno e il supporto dell’altro risulta fondamentale di fronte al viaggio terapeutico che le pazienti si trovano ad affrontare. In oncologia così come nel rugby, le difficoltà arrivano all’improvviso: il rugby insegna a parare il colpo, ad andare avanti con l’atteggiamento mentale di chi non si arrende mai e trova sempre la forza e la motivazione per rialzarsi e riprendere a spingere.
Curare il cancro non significa soltanto somministrare dei farmaci, è necessario prendersi cura della persona nella sua totalità. Le terapie di supporto in oncologia, rappresentano oggi, per il paziente oncologico, un’opportunità, un modo per poter vivere le cure con maggiore leggerezza e serenità. Acto Sicilia, nata nel 2021, è stata fortemente voluta e fondata da pazienti, familiari e medici dell’Oncologia e della Ginecologia dell’ospedale Cannizzaro di Catania, con l’obiettivo di unire, in una vera e propria alleanza, pazienti, ricercatori, medici, strutture sul territorio.
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