A differenza del Comune di Palermo, che vive sotto i riflettori, la Provincia regionale, sempre di Palermo, ha sempre vissuto nellombra. Ed è per questo che, quasi sempre, tutte le operazioni pilotate a Palazzo Comitini (nella foto), sede della già citata Provincia, godono solo raramente degli onori delle cronache.
In effetti, cè un consigliere provinciale che le ha provate tutte – e continua a provarle tutte – per fare venire fuori le magagne della Provincia. Si chiama Silvio Moncada, è stato eletto nel Pd ed è uno che non le manda dire. Oggi, come i nostri lettori avranno avuto modo di notare, per problemi tecnici il nostro giornale è stato oscurato per quattro-cinque ore. Questo ci ha impedito di mettere in rete un comunicato di Silvio Moncada. Rimediamo ora che il sito è tornato visibile.
Una gestione dissennata del denaro pubblico – scrive Moncada nel suo comunicato – ha caratterizzato sia lattuale amministrazione Avanti (Giovanni Avanti, presidente della Provincia regionale di Palermo, ex Udc, oggi nel Pid, sigla che sta per Popolari per lItalia di domani ndr), sia la precedente gestione Musotto (Francesco Musotto, ex presidente della Provincia, già socialista, poi in Forza Italia, poi nel Pdl, per ora nellMpa di Raffaele Lombardo ndr).
Moncada parla di trentacinque milioni di euro spariti nel nulla con investimenti falsi che hanno prodotto debiti per rate di mutuo pari ad oltre 150 milioni, spreco nella gestione degli affitti, milioni di euro pagati a consulenti ed esperti esterni . Tutto ciò ha provocato la mancata realizzazione di opere pubbliche, fra laltro a spese dei cittadini con laumento delle tasse!.
I 35 milioni di euro fanno riferimento alla truffa – perché di una truffa si tratta – ai danni della Provincia di Palermo. Il riferimento è alla IBS Forex, la società che ha investito (si fa per dire…) 35 milioni della Provincia regionale di Palermo. Una storia assurda (di cui vi abbiamo raccontato in questo articolo) , degna di una città nella quale i truffatori godono di alte protezioni a tutti i livelli. Sintetizzando, la Provincia regionale di Palermo ha chiesto in prestito i soldi alla Cassa Depositi e Prestiti per realizzare opere pubbliche. Una parte di questi soldi, però, sono finiti nelle mani dei titolari della IBS Forex. Che li hanno investiti non si capisce dove, visto che sono spariti nel nulla. O meglio: sono spariti, sono stati ritrovati in due conti esteri dalla magistratura di Como e, a quanto pare, sono spariti di nuovo. Una truffa a puntate, insomma. Andata in scena quando presidente della Provincia era Francesco Musotto e direttore generale della stessa Provincia – voluto dallo stesso Musotto – era Antonino Caruso, fratello, se non ricordiamo male, di un Questore o Prefetto. Una bella storia siciliana con 35 milioni, come già ricordato, spariti. Un successo per la Giustizia con la G maiuscola, a conti fatti.
Dopo il recente pronunciamento della Corte dei Conti sul caso IBS Forex – si legge sempre nel comunicato di Moncada (che la vicenda della IBS Forex la conosce bene per essere stato presidente della commissione, eletta in seno al consiglio provinciale di Palermo, che ha indagato su questa truffa) – che ha chiesto allex direttore generale (cioè al già citato Antonino Caruso ndr) la restituzione di 30 milioni di euro, arriva adesso unaltra condanna di un milione di euro per il presidente Giovanni Avanti.
Mi chiedo – conclude Moncada -: quando saranno risarciti i cittadini palermitani dalla cattiva politica?. Ed è anche quello che ci chiediamo anche noi.
Domenico Oteri, 76 anni, è stato investito da un'auto mentre attraversava la strada statale 114…
Per lunedì 23 dicembre la protezione civile regionale ha dichiarato l'allerta gialla per quasi tutta…
Il 20 dicembre Maria Ruggia, 76 anni, è morta all'ospedale Ingrassia di Palermo: stando a…
Due furti con spaccata a Palermo. Il primo al Morgan's long drink, in via Isidoro La…
Un uomo è stato ferito a colpi d'arma da fuoco davanti al cimitero di Santa…
A causa del maltempo un'imbarcazione è affondata e altre sono state danneggiate nel porticciolo di…