Lo stato di calamità naturale. Lo ha annunciato il presidente della regione Rosario Crocetta per i comuni della fascia ionica colpiti dell’ondata di maltempo di queste ore. «Ho già chiamato la Protezione civile, che è stata allertata per dare il massimo soccorso e si sono già attivati – ha commentato Crocetta, rispondendo ad alcuni deputati all’Ars – Faremo una rapida valutazione dei danni provocati dalla tromba d’aria che ha coinvolto la Sicilia orientale, in particolare ad Acireale ha prodotto danni molto più consistenti. Alla prima giunta possibile verrà decretato lo stato di calamità». E il Comune di Catania annuncia per domani la chiusura delle scuole, «a scopo precauzionale a causa dell’allerta meteo, con codice rosso, diffusa dalla Protezione civile con il bollettino delle 17. Sono previsti rovesci di forte intensità, raffiche di vento e burrasca». Dalla mattina di domani, giovedì 6 novembre e per le 24 – 36 ore successive si prevede il persistere di precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio o temporale su tutta la Sicilia orientale. Si prevedono anche forti mareggiate lungo le coste. L’amministrazione guidata da Enzo Bianco ha anche disposto il divieto di circolazione per i mezzi a due ruote.
A Catania la situazione peggiore stamattina si è registrata in via Messina. A causa di una tromba d’aria, la pompa di calore della palestra Virgin – il cui peso è stimato intorno ai diecimila chili – è precipitata al suolo, causando notevoli danni. Non ci sono feriti e i presenti parlano di un miracolo. Sul posto sono comunque arrivate ambulanze e vigili del fuoco. Sei auto sono state schiacciate o danneggiate dalla pompa, che ha divelto il tetto da cui si è staccata. Un pannello si è andato a conficcare tra le antenne della tv di un palazzo a circa 400 metri di distanza. «Mi sembrava di stare per morire – racconta un inquilino – Era come nei film, volava tutto». «Ma la pompa era ancorata», sottolinea il vicedirettore della Virgin. «Possibile, perché la tromba d’aria è stata davvero di una violenza inaudita», spiegano i vigili del fuoco. Illesi i conducenti delle auto danneggiate, tutti clienti della palestra, che al momento si trovavano dentro la struttura.
Alcuni alberi sono stati sradicati dal forte vento, un ramo si è andato a conficcare come un proiettile nella saracinesca di fronte alla palestra. Danni anche nell’attigua concessionaria d’auto a cui la tromba d’aria ha divelto la saracinesca che era chiusa Gli operai del vicino cantiere sono subito scappati per mettersi al riparo. «In 63 anni non ho mai visto niente di simile – racconta il gestore della pompa di benzina di fronte alla palestra – Le macchina si alzavano da terra».
La Virgin è la stessa palestra che, grazie a una convenzione di sponsorizzazione con il Comune di Catania, ha curato il campetto di basket di piazza Nettuno e realizzato un percorso fitness. «Vengo qui da meno di un mese – racconta Sergio Borzì, uno dei clienti della palestra con l’auto parcheggiata fuori – Quando mi sono affacciato ho visto la tromba d’aria ma non sono uscito. Anzi pensavo peggio» dice parlando della sua auto con il vetro posteriore spaccato. «C’è stata un’apocalisse sul lungomare ad Aci Castello – racconta l’architetto Tommaso Nicoletti – Mi hanno raccontato cose allucinanti. Ho visto gente che piangeva. Io sono passato pochi minuti dopo l’accaduto. La pompa di calore è una macchina grande quanto una stanza, sono volate saracinesche, cartelli pubblicitari».
Situazione drammatica anche nella concessionaria Peugeot a qualche centinaio di metri. Qui la tromba d’aria ha aperto il tetto in due punti e devastato l’interno. «E’ un miracolo che le persone stiano tutte bene, perché il locale era pieno – spiega il titolare Federico Finelli – Sembravano due trombe parallele, sono venute giù due strisce di tetto. Non so come, i dipendenti hanno avuto la prontezza di mettersi a riparo. Non abbiamo quantificato i danni perché siamo ancora confusi, ma sono ingentissimi più alla struttura che alle auto. Da poco, inoltre, era stata rifatta la facciata». A proposito delle precauzioni che potevano essere prese, Finelli sottolinea: «Cosa potevamo fare? Una furia del genere non l’ho mai vista e d’altronde nessuno ha detto di chiudere gli esercizi commerciali».
La tromba d’aria ha successivamente colpito la zona del porto, in Via Dusmet, dove ha sollevato alcune auto in sosta e sradicato alberi e danneggiato, tra l’altro, un rifornimento di carburanti, dove due persone sono scampate al crollo di un tronco. Interrotta la statale 114 Orientale Sicula tra Aci Castello e San Giovanni Bosco in direzione nord, per la presenza di alberi caduti sulla carreggiata. Problemi, risolti intorno a mezzogiorno, anche sulla rete ferroviaria tra Cannizzaro e Catania a causa di alcuni teloni scaraventati da forti raffiche di vento sui cavi di alimentazione elettrica. Ritardi su diversi treni: 45 minuti per l’Intercity 724 Siracusa-Roma, tra 20 e 60 minuti per tre regionali, una corsa è stata cancellata.
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