Troina, da piccola realtà alla bella figura al Bari «Sconfitti, ma tra gli applausi. Siamo orgogliosi»

«La classifica è corta, ci guardiamo alle spalle perché il nostro obiettivo è la salvezza». Questo è il pensiero di mister Davide Boncore, tecnico del Troina, che all’esordio su una panchina di serie D si trova a metà classifica, in nona posizione in compagnia di Gela, Locri, Sancataldese e Portici, a una giornata dal termine del girone d’andata e dalla pausa del periodo natalizio. «Per me – spiega il mister a MeridioNews – è il primo anno in serie D. Ho fatto tutte le categorie fino alla Lega Pro da secondo a Costantino, Cosco e Bucchi. Per un mese ho anche allenato la Torres». Dopo un avvio di campionato difficoltoso, adesso i rossoblu hanno ingranato la marcia giusta: «Adesso oltre alle prestazioni stanno arrivando anche i risultati. Tutto è merito di questi ragazzi, alleno un gruppo fantastico».

La squadra rossoblu ha battuto il Marsala domenica scorsa, mentre nell’infrasettimanale di una settimana fa è stata sconfitta di misura dalla corazzata Bari, offrendo un’ottima prova: «Quando entri in questi stadi lo fai senza presunzione e pensi soltanto a quello che va fatto in partita». Una prestazione, quella di Bari, arrivata dopo gli sfottò di inizio stagione quando sui social circolava un video di interviste ai tifosi biancorossi con la domanda «Sai dove si trova Troina? Sei mai stato a Troina?»: «Si trattava sicuramente di uno scherzo – afferma il tecnico -. Voglio sottolineare che ci hanno accolti benissimo, in maniera professionale. I tifosi ci hanno addirittura applaudito quando siamo usciti dal campo». Allo stadio c’era molta gente, nonostante il pubblico barese sia abituato a ben altro tipo di avversari: «Nonostante la partita fosse di mercoledì e in un orario non comodo (si giocava alle 14,30, ndr) c’erano 7mila persone».

Mister Boncore si sofferma ancora sulla gara giocata al San Nicola, spiegando come ha preparato il match: «Ci siamo avvicinati alla sfida come facciamo ogni settimana. I ragazzi lavorano molto bene durante gli allenamenti, dunque li ho lasciati tranquilli anche al momento dell’ingresso in campo perché aspettavano questa partita. Paradossalmente è più facile affrontare il Bari che altre squadre». Una crescita che è arrivata però dopo un inizio difficoltoso: «Le prestazioni non sono mai mancate, all’inizio forse c’era qualche errore dovuto all’inesperienza perché ho sette o otto ragazzi che non hanno fatto mai la serie D. Bisognava dunque prendere la batosta per poi ripartire imparando dagli errori».

Il campionato del Troina è cominciato tra mille incertezze, con il presidente Alì che ha acquistato il Siracusa e molti dei giocatori dell’anno scorso che hanno fatto lo stesso percorso: «Soltanto in due sono rimasti, Ruano e Adeyemo. Abbiamo iniziato il progetto a metà agosto ed era un viavai continuo. La rosa è stata completata a settembre, continuando poi ad aggiungere qualche tassello anche a campionato in corso. Soprattutto giovani». Un’altra peculiarità del Troina è che la rosa dei calciatori è composta da molti stranieri. Differenze che, comunque, sono vissute come una ricchezza dall’intero gruppo: «C’è chi se la cava meglio con l’italiano e spiega al connazionale cosa deve fare. Tutti mi danno una mano da questo punto di vista, è una bellissima esperienza». Adesso il Troina chiuderà il girone d’andata contro la Cittanovese e il tecnico rossoblu si mostra molto fiducioso: «Stiamo facendo bene, lavorando così viene sicuramente molto più facile».

Luca Di Noto

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