Troina a un passo da storia, contro Vibonese per la C «Paese vive il suo momento calcistico più importante»

«La nostra stagione è stata più che ottima, un risultato del genere non era preventivabile. Siamo stati bravi a capovolgere i pronostici e a dimostrare che non eravamo inferiori a nessuno». A sentire Peppe Pagana, tecnico del Troina, comunque vada sarà un successo. La sua squadra domani si giocherà la promozione in serie C in un inconsueto spareggio per la vittoria del campionato di serie D, girone I, terminato in prima posizione a pari punti con la Vibonese. «La vera sorpresa – spiega l’allenatore a Meridionewssiamo noi. La Vibonese era stata costruita per un campionato di serie C. Per alcuni motivi si è ritrovata in serie D e hanno avuto la forza di non smantellare la squadra per puntare alla vittoria del campionato. Per fare questo però hanno dovuto battere tutti i record della loro storia, perché non avevano mai totalizzato questi punti e questi numeri. Loro hanno fatto benissimo e noi siamo stati bravi a fare come loro». 

La squadra ennese ha terminato il campionato espugnando il campo della Nocerina, altra avversaria che era stata costruita per un campionato di vertice: «La vittoria di Nocera ci dà tranquillità perché siamo riusciti a vincere su un campo in cui nessuno ci era riuscito. Siamo stati bravi e ci siamo regalati un’altra opportunità per andare tra i professionisti. Ce la metteremo tutta, in una partita secca i limiti si abbassano e le differenze si annullano».

I rossoblu siciliani comunque non partono sconfitti, al di là del valore dell’avversario: «Noi ci crediamo tanto – prosegue Pagana – e può succedere di tutto. Abbiamo il 50 per cento di possibilità l’uno. Bisognerà vedere chi troverà subito la condizione ideale. Dalla nostra abbiamo la tranquillità di aver fatto il massimo, mentre se la Vibonese non va in serie C per loro sarebbe una sconfitta. Noi ci ritroviamo lì quasi per caso, abbiamo un’opportunità unica ma se dovesse andare male non sarebbe un fallimento, anzi sarebbe l’inizio di un consolidamento a certi livelli». 

Dall’altra parte una vera e propria corazzata, con i calabresi che hanno mantenuto un organico da categoria superiore: «Abbiamo profondo rispetto della Vibonese che ha per otto undicesimi è una squadra che ha confermato elementi di serie C. Il mister è un tecnico navigato e il presidente è una persona facoltosa che ha grandissima disponibilità. Nessun timore, perché c’è poco da temere». Terminare il campionato in prima posizione non è bastato, nelle ultime giornate le due squadre hanno praticamente viaggiato a braccetto: «Abbiamo fatto 76 punti, ma la Vibonese ha fatto qualcosa di esagerato nel girone di ritorno, come 46 punti. Noi abbiamo fatto altrettanto bene nel girone d’andata, chiuso con 41 punti, mentre al ritorno ne abbiamo fatti 35, con una trasferta in più e tutti gli scontri diretti fuori casa». Poi quasi una battuta: «Il vero problema è che la Vibonese le ha vinte quasi tutte. Onore a loro che hanno fatto benissimo. Hanno esordito in D con una sconfitta a Nocera, speriamo che chiudano con un’altra sconfitta (ride, ndr)».

La gara sarà secca e si giocherà in campo neutro. Come sede è stato scelto l’Oreste Granillo di Reggio Calabria, una decisione che non ha lasciato contenti proprio tutti: «Si potevano fare scelte più giuste per tutti: bastava fare il calcolo dei chilometri di distanza e trovare una sede equidistante. Altrimenti si poteva giocare altrove, si era parlato di Taranto o di Rieti e noi avevamo detto di sì. Io speravo di giocare in un campo col manto erboso decente, invece giungono notizie da Reggio che il campo non sia in perfette condizioni. Poi i nostri tifosi sono penalizzati perché dovranno affrontare il doppio dei chilometri e attraversare anche lo Stretto. La distanza poteva essere calcolata meglio, la Lega però alla fine ha deciso così». 

La squadra arriva allo spareggio decisa più che mai a giocarsela: «Siamo in ottima condizione, abbiamo vinto sette delle ultime otto partite. Atleticamente stiamo bene. Come defezioni c’è Ott Vale che è squalificato, mentre Diop e Melillo sono a mezzo servizio perché sono reduci da infortuni, ma daranno una mano anche loro». Infine il tecnico, nativo proprio di Troina, spiega come il paese si appresta ad affrontare questo evento storico: «I tifosi stanno vivendo questo momento con allegria e con gioia, non potrebbe essere altrimenti. Siamo storicamente nel nostro momento più alto a livello calcistico, ma penso anche a livello sociale. Il calcio è stato un volano per il nostro paese, perché in tutta Italia si è parlato di questo piccolo miracolo. C’è tanto entusiasmo – conclude Pagana –, anche l’amministrazione ha messo a disposizione quattro pullman e i tifosi si stanno organizzando per seguirci».

Luca Di Noto

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