Il maltempo di questi ultimi giorni è stato ingeneroso per gli alunni del plesso Settebello nord del circolo didattico Teresa di Calcutta di Canalicchio. Dopo le forti piogge della settimana scorsa l’acqua è penetrata all’interno della struttura, mandando in tilt il sistema idraulico, che da due giorni è ormai fuoriuso. Provocando problemi igienico–sanitari di non poco conto che, ieri pomeriggio alle 18, hanno portato il consiglio di istituto a imporre la chiusura straordinaria. Una scelta che, nonostante la situazione emergenziale, non ha trovato l’accordo del sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando che non ha ritenuto opportuno sospendere l’attività didattica. Lasciando di fatto i 153 bambini della primaria senza possibilità di andare in bagno.
Una decisione che ha mandato su tutte le furie i genitori che, questa mattina, si sono recati all’interno dell’edificio per cercare un dialogo con la dirigente scolastica e rappresentanti del Comune. Davanti agli occhi increduli delle maestre e delle collaboratrici didattiche. Che, oltre ai problemi legati all’allerta meteo, raccontano anche della presenza di topi all’interno della struttura. «Fino a ieri i bambini hanno visto gli animali passare dai corridoi – spiegano dal personale Ata – Il Comune ha fatto la derattizzazione, ma sembra che ancora non abbia fatto effetto».
«I nostri figli sono costretti ogni giorno a frequentare le lezioni in una scuola fatiscente, con le porte d’ingresso rotte, l’umidità lungo le pareti e le feci dei ratti – lamenta il padre di un alunno – Per non parlare dei danni e dei problemi provocati dal maltempo. Noi ci chiediamo – conclude – come sia possibile che l’amministrazione non abbia disposto la chiusura e la pulizia straordinaria». Misura, quest’ultima, che – stando alle parole del responsabile della direzione Scuola Giorgio La Malfa, presente sul posto per dialogare con le famiglie – «dovrà essere attuata nel pomeriggio». «Gli operai comunali stanno già provvedendo agli interventi di riparazione – spiega il tecnico – Per quanto riguarda le carcasse dei topi, ci hanno detto che è purtroppo un dato fisiologico. Gli effetti delle trappole non sono immediati, gli animali mangiano, deambulano e poi muoiono. Se c’è una porta aperta – conclude – la ripareremo quanto prima». Sulla decisione dell’amministrazione, La Malfa aggiunge: «Il sindaco, che è un ufficiale del governo, prima di disporre la chiusura deve essere supportato da qualcuno che assicuri che le condizioni igienico-sanitarie non siano idonee allo svolgimento dell’attività».
Ed è proprio un ufficiale sanitario che, dopo aver effettuato un sopralluogo, sottolinea la necessità di una pulizia straordinaria. Misura che, se effettuata, consentirà alla scuola di restare aperta. «Se si garantisce pulizia di bagni e aule, secondo me si può continuare – spiega lo specialista – La squadra del Comune, a mio parere, dovrà anche fare una ricognizione per capire se le condizioni attuali favoriscono o meno presenza di parassiti». Intanto, alcuni docenti, lamentano l’assenza della preside, arrivata nel plesso solo dopo le 11, quando ormai la protesta si apprestava a calmarsi. «Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare – commenta ironicamente una maestra – stiamo parlando dei problemi della scuola e la preside non c’è». Arrivata nella struttura di piazza Archimede, la dirigente, professoressa Maria Gianna Cafici è stata accolta dalla delegazione del Comune che ha dato il benestare per il prosieguo delle attività. Domani, dunque, la scuola non chiuderà.
«La decisione di sospendere le attività didattiche presa dal consiglio di circolo non ci era stata comunicata» scrive in una nota il sindaco Santi Rando. «Nessuna trascuratezza è imputabile all’amministrazione per quanto concerne la derattizzazione – gli fa eco l’assessore all’Ambiente Alessandro Zinna – in quanto è stata effettuata dalla ditta incaricata in data 5 dicembre mediante il posizionamento di 10 erogatori per le aree esterne e trappole collanti per le aree interne e successivi richiami in data 6 e 12». Una polemica contro la gestione della scuola arriva infine dall’assessora alla Pubblica Istruzione Evelyn Garofalo: «Oggi ad esempio ci aspettavamo che la dirigente provvedesse a coordinare la riparazione del guasto all’impianto idrico da parte del Comune con l’espletamento delle ordinarie operazioni di pulizia che le competono. Purtroppo, così non è stato».
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