Trasporto pubblico locale in crisi per i tagli effettuati dalla Regione e ritorno – alla buon’ora – alla gestione pubblica dell’acqua. Sono questi i temi affrontati ieri dalla commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, presieduta da Riccardo Savona.
Nel corso dellaudizione di ieri – dice Savona, che ha ricevuto i rappresentanti del trasporto locale – è stato evidenziato lo stato di sofferenza in cui versano le aziende private che svolgono servizio urbano ed extraurbano in Sicilia. Si tratta sicuramente di criticità pesanti, che stanno costringendo al collasso le diverse aziende, che contano circa 2000 addetti. Il taglio del 20 per cento rispetto alla dotazione 2011, prevista nella finanziaria di questanno (che di fatto si riduce al 14,5 per cento, perché è escluso il periodo in cui è vigente lesercizio provvisorio) mette alle strette le aziende, che non sono più in grado di sostenere laumento dei costi aziendali, a cui fanno capo non solo le spese per il carburante, ma anche quelle del personale operativo ed amministrativo.
La commissione, in accordo con il Governo – aggiunge il presidente Savona – intende pertanto intervenire, in sede di manovra di bilancio, per ridurre i tagli, consentendo allassociazione di poter svolgere al meglio i propri servizi, e superando ogni eventuale rischio di riduzione del personale impiegato.
I lavori di ieri sono proseguiti con lesame del disegno di legge relativo alla gestione delle acque. L’obiettivo è quello di adeguare questo servizio ai risultati del referendum popolare. Cioè alla gestione pubblica delle acque. Diciamo che per arrivare all’avvio del dibattito in commissione Bilancio, l’Ars ha impiegato un anno, se è vero che il referendum vinto dai fautori del servizio idrico pubblico risale a un anno fa.
Ci sono diversi aspetti del testo di legge che gli uffici dovranno approfondire e definire, e che riguardano i riflessi finanziari e leventuale copertura di spesa, afferma Savona. Che chiarisce. Una volta quantificate le risorse necessarie, la commissione ritornerà ad esaminare il testo nella sua interezza.
In attesa che la commissione Bilancio e Finanza torni ad esaminare il testo “nella sua interezza”, il Governo Lombardo sta già chiudendo altre ‘operazioni’ con i privati che gestiscono le acque in Sicilia.
Basti pensare che, la scorsa settimana, la giunta regionale ha nominato il presidente di Sicilacque, che è la società privata alla quale dovrebbe essere tolta la gestione delle acque: una gestione privata dall’acqua che ha condannato centinaia di Comuni siciliani a pagare l’acqua a prezzi esorbitanti.
Foto di prima pagina tratta da digilander.libero.it
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