Avviso 20 e nomine, due sceneggiate

Due sono gli argomenti che tengono banco in qiesta giornata politica: l’Avviso 20 e le nomine del Governo Lombardo. Sono due argomenti sui quali – a nostro modesto parere – si continua a equivocare. Affrontiamoli ad uno ad uno.

L’Avviso 20 è un bando per il finanziamento di corsi di formazione professionale che non ha né capo, né coda. Sono 287 milioni di euro all’anno per tre anni. Quasi 900 milioni di euro. Oggi non scenderemo nei particolari, riservandoci di approfondire la questione nei prossimi giorni. Quello che possiamo dire, in questa fase, è che le risorse finanziarie eccedono di gran lunga i cosiddetti bisogni formativi della Sicilia. La dimostrazione evidente – quest’anno molto più evidente rispetto agli anni passati – che la formazione professionale, nella nostra Isola, serve più ai formatori che ai discenti che dovrebbero essere formati. L’Avviso 20 – per essere crudi – serve, in particolare, a foraggiare alcune precise forze politiche a alcune sigle sindacali. Il resto sono chiacchiere.

L’assessore regionale al ramo, Mario Centorrino, starebbe per dimettersi. Dicono che lo fa perché il Pd – il suo Partito politico di riferimento – è ormai all’opposizione. Se va via per questo, bene. Se va via per altri motivi, ebbene, può restare dov’è. Perché quando sarà, dovrà comunque rispondere del suo operato. Sappiamo che l’assessore Centorrino sa benissimo di che cosa stiamo parlando.

La gestione dell’assessorato regionale alla Formazione professionale – e questo non è un mistero per nessuno, tanto meno per i nostri lettori – ha dato luogo a decine di ricorsi e di esposti. Alcuni molto dettagliati. Vicende conosciute anche dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti (e secondo noi anche dalla stessa Procura della Corte dei Conti). Non è certo un caso se il ‘visto’ della Corte dei Conti – del quale il nostro giornale ha dato notizia la scorsa settimana – sia stato così sofferto.

Anche sulla registrazione della Corte dei Conti manca qualche dettaglio. A noi risultano due cose. La prima cosa è che sull’Avviso 20 ci sarebbero state pressioni fortissime della politica romana. La seconda è che la registrazione è parziale. Questo perché ogni ente – questo, lo ripetiamo, risulta a noi – dovrà essere finanziato con un decreto apposito. Che dovrà ripassare dal vaglio della Corte dei Conti.

Se questo risponde al vero – e a noi risulta così – significa che ogni ente formativo avrà addosso gli occhi della magistratura contabile e non potrà fare la ‘cresta’ sui finanziamenti che riceverà. Di conseguenza, il presidente Lombardo, il Centorrino in ‘fuga’ , il piemontese dottor Ludovico Albert e i loro sodali ‘formatori’ hanno poco da festeggiare.

Altro argomento: le nomine. Stasera si dovrebbe riunire la Giunta Lombardo. Per spartire un po’ di poltrone. Fa sorridere l’indignazione del Pd siciliano, che dopo essere stato quattro anni a ‘gozzovigliare’ con Lombardo – in barba alla base del Partito, in grande maggioranza contraria alla presenza dello stesso Pd nella giunta regionale – trova oggi “scandalose” le nomine.

All’Ars, nella nuova legge omnibus che i deputati stanno mettendo a punto – a nostro modo di vedere per far lavorare ancora l’ufficio del commissario dello Stato – stanno persino predisponendo un emendamento che dovrebbe ‘congelare’ per un altro anno i direttori generali delle Aziende ospedaliere e sanitarie.

E’ noto che il mandato di questi ‘manager’, o presunti tali, scade il 31 agosto. Invece di approvare una nuova legge omnibus per sperperare soldi che non ci sono i deputati di Sala d’Ercole si potrebbero dimettere, provocando la chisura aticipata della legislatura. Il discorso riguarda, in particolare, il Pd siciliano, che annuncia mozioni di sfiducia al Governo Lombardo, della serie “tenetemi tutti sennò…”, per poi non fare nulla.

Detto in soldoni, Lombardo e il Pd – sopra il banco o sottobanco – possono ‘pilotare’tutte le nomine che vogliono. Il nuovo parlamento siciliano che si insedierà – noi speriamo presto – deve solo approvare, subito dopo il proprio insediamento, una legge per abrogare tutte le nomine fatta dal Governo Lombardo. Se non ricordiamo male, è la stessa cosa che ha fatto il Governo Lombardo tra il 2008 e il 2009, quando ha mandato a casa i vecch manager della sanità e ha piazzato quelli di proprio gradimento (cioè gli attuali).

Non serve alcun emendamento per ‘congelare’ alcunché. La verità è che il Pd siciliano, al di là delle chiacchiere, non è all’opposizione del Governo Lombardo. Tant’è che, proprio in queste ore, ha messo nel ‘carniere’ i fondi dell’Avviso 20, gioiendo – a nostro modo di vedere impropriamente – perché la partita su questo mega bando di presunta formazione professionale è ancora tutta da giocare (anche rispetto ai ricorsi e alle denunce preentate alla magistratura ordinaria e al ruolo della stessa magistratura contabile).

 

Giulio Ambrosetti

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