Trapani, la società caccia il direttore sportivo Rubino Lite su stipendi dei calciatori, tifosi vanno sotto la sede

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Il direttore sportivo del Trapani Calcio Raffaele Rubino è stato sollevato dal suo incarico. La società, attraverso una nota, ha fatto sapere che nei prossimi giorni verrà fatto il nome del sostituto. Una decisione che ha creato stupore e sconforto tra i sostenitori granata preoccupati per le sorti del Trapani a meno di un mese dall’inizio dei play off. Rubino infatti, assieme all’allenatore Vincenzo Italiano, è riuscito a costruire una squadra capace di andare oltre le previsioni fatte prima dell’avvio del campionato quando la famiglia Morace, travolta dalle vicende giudiziarie, aveva deciso di affidare la gestione a Paola Iracani e mettere in vendita la società. 

Pare che alla base della scelta drastica dell’amministratore delegato Maurizio De Simone, responsabile dell’area tecnica, ci sia stata un’accesa lite scoppiata negli spogliatoi tra i giocatori e il direttore generale Rino Caruso per il mancato pagamento degli stipendi relativi al mese di marzo. A farne le spese, proprio Rubino, che si sarebbe schierato dalla parte dei giocatori. Una scelta che non ha scosso solo la tifoseria ma anche lo spogliatoio, alla vigilia dell’ultima partita che chiude il campionato con un bilancio più che positivo per i granata che accarezzano il sogno di un ritorno in serie B. 

A generare ulteriori malumori, l’annuncio di una conferenza stampa in programma il prossimo 7 maggio. Una settimana di attesa per chiarire quanto accaduto. Troppo tempo per i tifosi che questa mattina si sono ritrovati sotto gli uffici della società, non riuscendo tuttavia a ricevere le risposte che si aspettavano. Questo pomeriggio, è previsto un nuovo incontro presso lo stadio Provinciale

La città vuole sapere quale futuro si prospetta per questa società. Un futuro al momento carico di incertezze. A cui si aggiungono i dubbi sollevati dalla Lega sulla nuova società che ha rilevato, circa un mese fa, il cento per cento del pacchetto azionario della Liberty Lines, ovvero la Fm Srl. La società ha un capitale sociale di appena diecimila euro. Un dato poco indicativo se si pensa che quello della gestione Morace era di 30mila euro, ma poteva contare sulla solidità economica dell’anziano presidente e su un grosso sponsor come la Liberty Lines. Quali fonti di finanziamento porta in dote la nuova proprietà, invece, è ancora un mistero.

Pamela Giacomarro

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