Un’associazione a delinquere segreta, un gruppo occulto usato per infiltrare le istituzioni in provincia di Trapani, a cominciare dal Comune di Castelvetrano, e che avrebbe a capo l’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, in carica all’Ars fino al 2017 (eletto con il Mpa, quasi subito passato al Nuovo centro destra di Alfano, infine in Forza Italia). Stamattina i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani – coordinati dalla locale Procura – hanno fatto scattare una maxi operazione con 27 arresti. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, concussione, traffico di influenze illecite, peculato, truffa aggravata, falsità materiale, falsità ideologica, rivelazione ed utilizzazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento personale, abuso d’ufficio ed associazione a delinquere segreta finalizzata ad interferire con la pubblica amministrazione (violazione della legge Anselmi).
Coinvolti diversi politici regionali e di Castelvetrano: agli arresti domiciliari l’ex deputato palermitano ed ex presidente dell’Ars Francesco Cascio (Forza Italia e Ncd), accusato di aver rivelato al collega Lo Sciuto l’esistenza dell’indagine a suo carico, dopo aver avuto la soffiata da ambienti romani. Indagato per abuso d’ufficio l’attuale assessore regionale alla Formazione Roberto Lagalla: secondo gli inquirenti, quando era rettore dell’università di Palermo, avrebbe avuto un ruolo nel concedere una borsa di studio alla figlia di Rosario Orlando, già responsabile del Centro Medico Legale dell’Inps fino al maggio 2016, e poi collaboratore esterno dello stesso ente quale medico rappresentante di categoria nelle commissioni che valutano le invalidità civili.
Orlando avrebbe un ruolo importante all’interno del sistema delinquenziale costruito dal deputato Lo Sciuto per accaparrarsi i voti in maniera clientelare. Il medico infatti avrebbe concesso le pensioni di invalidità ai soggetti indicati dal politico trapanese, anche in caso di mancanza dei presupposti previsti dalla legge. Circa 70 i casi accertati dai carabinieri. Un altro tassello del piano di Lo Sciuto si troverebbe nell’Anfe, Associazione nazionale famiglie emigrati, ente di formazione guidato da Paolo Genco, pure lui arrestato. Quest’ultimo avrebbe garantito sostegno economico e raccolta di voti per le candidature di Lo Sciuto e avrebbe assunto all’Anfe persone indicate dallo stesso politico. In cambio il deputato regionale, vicepresidente della commissione Famiglia e lavoro, avrebbe indirizzato l’approvazione di delibere e di progetti a favore dell’Anfe.
Secondo gli inquirenti, Lo Sciuto avrebbe guidato pure un gruppo occulto che avrebbe condizionato la vita politica a Castelvetrano e non solo. Il giudice per le indagini preliminari non ha contestato l’appartenenza alla massoneria in quanto tale, perché non viene addebitata alcuna responsabilità al maestro venerabile della loggia al cui interno si annidava l’associazione segreta. Il gruppo di Lo Sciuto avrebbe preso infatti iniziative e decisioni a prescindere dalle direttive della loggia.
Braccio destro del politico nell’associazione segreta sarebbe l’ex consigliere comunale Giuseppe Berlino, ma tra i partecipanti ci sarebbero anche l’ex sindaco di Castelvetrano Felice Errante e il vice Vincenzo Chiofalo (Comune sciolto per mafia durante la loro amministrazione), oltre che il commercialista massone Gaspare Magro. Ma l’infiltrazione nelle istituzioni e negli organi di governo si sarebbe estesa anche a forze dell’ordine, sanità e imprenditoria. Giungendo, nel caso del Comune di Castelvetrano, «a un controllo generalizzato e penetrante delle scelte politiche ed amministrative, al condizionamento delle scelte inerenti le nomine in enti pubblici o di interesse pubblico (come nel caso dell’Ipab Infranca e del Parco Archeologico di Selinunte e della nomina di Berlino all’interno della segreteria dell’assessorato regionale)».
Lo Sciuto avrebbe anche fatto entrare suoi fedelissimi all’interno di logge massoniche, sfruttando poi il sostegno della massoneria durante le competizioni elettorali e ricambiando il favore con nomine, segnalazioni e raccomandazioni provenienti da affiliati alla stessa massoneria. Così sarebbe ad esempio avvenuto nel momento in cui l’ex sindaco di Castelvetrano Errante doveva procedere al rimpasto di giunta: i quattro nuovi assessori sarebbero stati scelti da iscritti a logge massoniche, proprio su indicazione di Lo Sciuto. Finito anzitempo il mandato di Errante, l’ex deputato regionale si sarebbe infine attivato per cambiare cavallo, individuando in Luciano Perricone, ex rivale politico dello stesso Errante, il candidato su cui puntare alle successive Amministrative, bloccate nel 2017 dal commissariamento del Comune. Pure Perricone è stato posto agli arresti domiciliari. A Castelvetrano si tornerà a votare nella prossima tornata elettorale del 28 aprile e Perricone aveva recentemente annunciato la sua candidatura.
Misura cautelare in carcere:
Lo Sciuto Giovanni – n. Castelvetrano 4.2.1963;
Genco Paolo – n. Salemi 6.9.1954;
Magro Gaspare – n. Caltagirone 5 Giugno 1965;
Angileri Giuseppe – n. Marsala 4 Marzo 1957
Calcara Isidoro – n. Castelvetrano 18 Giugno 1963
Passanante Salvatore – n. Castelvetrano 28 Marzo 1960
Virgilio Salvatore – n. Erice 12 Ottobre 1971
Giacobbe Salvatore – n. Castelvetrano 3 Maggio 1970
Orlando Rosario – n. Alcamo 5 Maggio 1951
Berlino Giuseppe – n. Castelvetrano 31 Agosto 1978
Misura cautelare agli arresti domiciliari:
Mortillaro Maria Luisa – n. Marsala 15 Dicembre 1956
Giammarinaro Vincenzo – n. Castelvetrano 20 Novembre 1959
Cascio Francesco – n. Palermo 17 Settembre 1963
Barba Adelina – n. San Biagio Platani 21.12.1970
Genna Sebastiano – n. Marsala 9.2.1951
Di Liberto Giovanna Ivana – n. Alcamo 15.4.1986
Cammareri Giuseppe – n. Marsala 2.7.1965
Lentini Vincenza Daniela – n. Marsala 17.4.1967
Salerno Gaetano – n. Castelvetrano 30.7.1977
Di Giorgio Antonio – n. Palermo 14.5.1973
Cammisa Alessio – n. Palermo 18.5.1975
Barresi Antonietta – n. Castelvetrano 11 Agosto 1962
Messina Denaro Francesco – n. Castelvetrano 18 Agosto 1961
Chiofalo Vincenzo – n. Castelvetrano 8 Giugno 1954
Geraci Tommaso – n. Castelvetrano 8 Dicembre 1954
Errante Felice Junior – n. Latisana 8 Luglio 1975
Perricone Luciano – n. Trapani Il 6 Ottobre 1956
Obbligo di dimora:
Li Causi Valentina – n. Castelvetrano Il 2.4.1986
Clemente Filippo Daniele – n. Castelvetrano 18 Aprile 1986
Corso Arturo – n. Salemi 9 Marzo 1958
Bacchi Gaetano – n. Santa Ninfa 13.11.1930
Biondo Zina Maria – n. Sadusky (USA) 13.8.1970
Misura interdittiva:
Saluto Giorgio – n. Trapani 1 Maggio 1957
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