Alla fine la giustizia ha preso il sopravvento su unincredibile discriminazione. Nei giorni scorsi, infatti, si è conclusa la lunga e tortuosa vicenda di otto contrattisti a tempo determinato che, da anni, prestano servizio presso due uffici pubblici di Trapani: il Tribunale e l’Ispettorato Agrario.
Non erano bastati, a questi lavoratori precari, i tanti anni di servizio. Ed erano valsi a poco gli impegni assunti dalle tante autorità più o meno politiche. Eppure, la stabilizzazione negli uffici dove prestano servizio sarebbe dovuta arrivare pure per loro. Precedure di legge alla mano. Il riferimento è al provvedimento di stabilizzazione deciso dalla giunta regionale il 29 luglio dellanno passato.
Una data molto nota tra i precari della Sicilia. E il giorno in cui il governo della Regione decide di stabilizzare 4 mila e 700 lavoratori precari. Per qualche svista burocratica o per altri motivi a noi sconosciuti (ma non per questo razionali), questo otto lavoratori rimangono fuori dalla stabilizzazione.
Finalmente, dopo una battaglia durata oltre un anno, qualche giorno fa lamministrazione pubblica si manifesta con la tanto desiderata firma che ha segnato l’assunzione a tempo indeterminato per questi otto contrattisti. Un atto amministrativo che ha posto fine alla penalizzazione di tali soggetti che, ingiustamente e per ritardi non certo imputabili a loro, erano stati esclusi dalla procedura di stabilizzazione dellanno passato. Della serie, tutto è bene qualche che finisce bene.
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