Trapani, continua il sogno serie A «E se fossimo come il Frosinone?»

Il nono risultato utile consecutivo, conquistato dal Trapani a Modena, permette alla squadra granata di continuare a sognare. I siciliani sono ormai una realtà consolidata della zona play off anche se la lotta resta serrata. Dopo il successo in Emilia, il quinto di fila dopo quelli con Vicenza, Livorno, Spezia e Brescia, la squadra di Cosmi si è piazzata al quinto posto in classifica, a un solo punto dal gradino più basso del podio occupato momentaneamente in coabitazione da Bari e Spezia. E se i siciliani avessero vinto anche la sfida contro il Cagliari, pareggiata all’ultimo da una rete di Joao Pedro e con una direzione di gara fortemente contestata per episodi più che dubbi, adesso il Trapani sarebbe terzo in solitaria. Con sei successi esterni ottenuti nel solo girone di ritorno, quella granata è diventata una squadra che non conosce più la differenza tra gare giocate al Provinciale e partite fuori casa.

E in effetti, una delle cose più belle della gara giocata a Modena era la folta presenza di pubblico di fede granata. In certi momenti della partita, per di più, sembrava quasi che Petkovic e compagni giocassero in casa, dato che i tifosi siciliani si sentivano più di quelli gialloblu. A esprimere una gioia incontenibile è Marcello, trapanese trapiantato a Modena: «Le emozioni vanno oltre la partita: sentire parlare trapanese e ricevere i complimenti dei modenesi per la nostra squadra. Sono tornato a casa bagnato fradicio, ma contento». L’emozione è sottolineata anche da Enrico: «Vedere il Trapani vincere fuori casa e portarsi dentro la zona play off e pensare a un modenese di adozione che finalmente vede la sua squadra vincere al Braglia. Tu chiamale se vuoi, emozioni». A fare una battuta di spirito è invece Rosalba, che riporta alla mente anche i successi contro gli aquilotti del Perugia e le rondinelle del Brescia: «Ci siamo mangiati pure i canarini, speriamo che gli animalisti non protestino».

Nel frattempo, si continua a sognare la serie A: «Noi dobbiamo fare la nostra strada – scrive Luca – senza guardare cosa fanno gli altri. Continuiamo a vincere le partite e poi vediamo». A fare un’analisi della gara è invece Tony: «Ancora una volta nel secondo tempo voliamo fisicamente: le due espulsioni ci hanno agevolato, ma il piglio della squadra è stato diverso». Tra i vari commenti del postpartita, c’è anche quello di Pietro che azzarda un paragone: «E se noi fossimo come il Frosinone dello scorso anno? Chi avrebbe scommesso su di loro dopo la batosta che presero a Trapani?». Nel frattempo però, tra un sogno e un altro, c’è anche chi non si accontenta fino in fondo di un Trapani spumeggiante e individua un difetto nei granata: «Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo – sottolinea Andrea –, il Trapani prende sempre un gol in trasferta e deve trovarsi in svantaggio prima di far vedere i sorci verdi all’avversario di turno. Ma va bene così».

Corsi e ricorsi storici sono quelli portati alla memoria da Corrado: «Tre anni fa al Braglia affrontammo il Modena di Novellino, noi matricola e loro squadrone. Babacar fece la differenza. Oggi, però, siamo stati noi lo squadrone. Chi l’avrebbe mai detto». «Mi sembra di rivivere – commenta Francesca – la stagione della promozione in B. A prescindere dal risultato, mancando sette giornate alla fine, mi sento di ringraziare i ragazzi, Cosmi e il presidente». La prossima gara vedrà i granata ospitare al Provinciale l’Ascoli di Devis Mangia, squadra che un po’ a fatica sta cercando di tirarsi fuori dalle zone calde della classifica: «Sabato – scrive Sandro – spero ci sia il pienone allo stadio». Il suo appello sembra essere raccolto da Franco, un tifoso costretto a seguire la squadra da lontano: «Grandissimi granata, sabato sarà presente allo stadio: scendo dal Belgio per vedere dal vivo il mio Trapani».

Luca Di Noto

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