Denaro in cambio del ritiro di una denuncia. Ad ordire il piano ai danni di un collega sarebbe stata l’avvocata trapanese Rosa Sanna, arrestata dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della forestale con l’accusa di concussione. Secondo gli investigatori, la donna avrebbe chiesto a un avvocato alcamese, Josè Libero Bonomo, 80mila euro. In cambio avrebbe promesso il ritiro di una denuncia sporta contro Bonomo da una sua ex assistita, V.P., che si era rivolta proprio a Sanna per denunciare il suo ex legale per infedele patrocinio, nell’ambito di una causa civile contro una banca.
Quella causa infatti si era concluso con la condanna della donna e la confisca del suo appartamento. Convinta che l’avvocato Bonomo non si fosse comportato secondo deontologia professionale, quindi, V.P. si è rivolta all’avvocata Sanna. Quest’ultima avrebbe assicurato al collega, in cambio dell’ingente somma di denaro, nuove dichiarazioni da parte della sua assistita che lo avrebbero di fatto scagionato. L’avvocato Bonomo, però, fingendo di accettare l’accordo, ha invece sporto denuncia.
Fissato l’appuntamento per la consegna della prima tranche del denaro, il professionista si è presentato insieme agli uomini della forestale che, al momento dello scambio, hanno arrestato l’avvocata, che si trova adesso agli arresti domiciliari. Bono ha anche denunciato a piede libero la sua cliente. Non è la prima volta che la Sanna finisce nel mirino dei magistrati. Nel 2011 era rimasta implicata in una vicenda riguardante il caso di un’adozione illegale.
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