Sentenza storica del tribunale di Trapani che ha riconosciuto a una transgender nata uomo il diritto di cambiare nome e identità di genere all’anagrafe senza alcun intervento chirurgico effettuato o programmato e senza alcuna terapia ormonale. Protagonista di questa storia, come riporta il quotidiano La Repubblica, dallo scorso 6 luglio, dopo la sentenza, si chiama Emanuela. È la conclusione di 20 anni di battaglie. Un caso unico secondo la 53enne di Erice, che farebbe leva su un principio legato a una sentenza della Cassazione del 2015, in base al quale un’altra transgender ha potuto essere riconosciuta come donna prima dell’operazione, che era comunque pianificata. Ma anche quando Emanuela ha spiegato che non intendeva sottoporsi a intervento, il principio è rimasto valido anche per lei.
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