I wine drink della ripartenza sotto il vessillo della bandiera gialla: anche per noi siciliani è giunto il momento di incontrarsi. C’è voglia della bellezza di un tramonto in terrazza, di spensieratezza, ma anche di freschezza. Se rientrate fra gli eterni indecisi e al momento dell’aperitivo affiora l’incertezza nello scegliere fra un calice di vino o un cocktail questo articolo fa per voi.
Sapete che potreste coniugare i due piaceri in un unico bicchiere con un wine cocktail? Dal più classico ai più originali, una guida dal sapore dell’estate da tenere a portata di smartphone. Dal prosecco, o da vino bianco fermo, e dal succo di pesca nasce il Bellini, specialità veneziana, il cui nome deriva dal nome del pittore della Serenissima. Spiace per i campanilisti ai piedi del Vulcano che già subito avranno potuto pensare a Vincenzo Bellini, ma il nome lo diede Giuseppe Cipriani dell’Harrys bar di Venezia, il cui colore del drink gli fece ricordare un quadro, appunto, dell’artista Giovanni Bellini.
Stanchi invece del solito Aperol spritz? Vi proponiamo una versione tutta siciliana, quella creata da Salvo, dove i sapori e gli odori del nostro territorio sono i grandi protagonisti: il Sicilian Spritz. Lo sciroppo di mandarino artigianale Giammona e il succo di limone ci portano con il palato alla bevanda più consumata durante le calde giornate d’estate nei chioschi in giro per le città siciliane. Se a questi due ingredienti aggiungiamo delle bollicine siciliane insieme a uno splash di soda otteniamo un drink fresco e adatto a tutte le ore del giorno, ma soprattutto una valida alternativa al classico spritz veneziano. Dalla terra degli agrumi per eccellenza non possiamo non proporre di ordinare una sangria in salsa sicula. La sangria agli agrumi può essere preparata con un vino rosso a vostra scelta, unendo succo di pompelmo e succo di limone. Un tocco in più per smorzare la tendenza acidula degli agrumi può essere data dall’aggiunta di qualche foglia di basilico.
Per concludere con un respiro un più internazionale e per gli amanti della Borgogna proponiamo il Kir. Questo drink ha origine all’inizio del secolo scorso quando si preparò una miscela a base di Aligoté (vino bianco dall’omonima uva tipica della Borgogna) e Crème de Cassis il liquore al ribes nero simbolo della città di Digione. Il drink si costruisce direttamente all’interno di un calice, versando prima il liquore e successivamente l’Aligoté senza aggiunta di garnish. Nella versione Kir Royal, invece, sostituire il vino fermo con lo Champagne arricchito come garnish, e se vi va con more di stagione.
Istruzioni per l’uso: accompagnare i wine cocktail con buona compagnia e buon jazz!
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Alessia Zuppelli, da social media manager a sommelier iscritta alla Fondazione Italiana Sommelier-Sicilia, la sua missione rimane sempre la stessa: comunicare, anche attraverso un calice di vino.
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