Tram, dalla Regione fondi per quattro parcheggi Comune: «Previsti nel progetto per le nuove linee»

A Palermo per ridare ossigeno ai cittadini e a chi viene dalla provincia, dopo la rivoluzione della mobilità voluta dalla giunta comunale, un tassello indispensabile è senza dubbio quello dei parcheggi. Soprattutto in vista della realizzazione delle nuove linee del tram. Una di queste ad esempio tra poco più di un anno dovrebbe per l’ennesima volta sconvolgere il senso di marcia in via Roma. Se finora le aree di sosta scarseggiano e quelle presenti non sono state prese in considerazione nemmeno dal Comune, che non ha ancora messo la segnaletica per quelle nei pressi della stazione, adesso qualcosa dovrebbe cambiare in meglio. 

La Regione ha emesso nei giorni scorsi il decreto di co-finanziamento per quattro nuovi parcheggi di interscambio che sorgeranno in prossimità delle linee del tram esistenti o in fase di realizzazione in viale Francia, piazza Don Bosco, piazza Giovanni Paolo II (già Piazzale De Gasperi) e piazza Boiardo/Domenico Costantini nella zona della stazione Notarbartolo. In pratica, fanno sapere dal Comune, si tratta di quelli previsti dal Consiglio comunale a dicembre come parte integrante del progetto delle nuove linee del tram e che ora sono stati approvati dalla Regione. I fondi messi a disposizione complessivamente dalla Regione sono pari a quasi 50 milioni di euro a fronte di un costo previsto di circa 121 milioni. Per tutti i parcheggi quindi per coprire i costi complessivi di realizzazione si ricorrerà anche all’intervento dei privati. Il piano dei parcheggi previsto dal Comune, incluso nel Piano Urbano di Mobilità Sostenibile approvato di recente, prevede la realizzazione di alcune aree di sosta entro il 2024 e di altre entro il 2030. Nel dettaglio, per quanto riguarda il parcheggio di interscambio Don Bosco il cofinanziamento regionale ammonta a 12.604.440 euro su un costo totale di 25.881.800 euro; per il parcheggio di interscambio Francia invece il cofinanziamento regionale è di 8.681.730 euro su un impiego complessivo di 35.435.617 euro. In merito al parcheggio di interscambio De Gasperi la parte messa a disposizione dalla Regione è di 18.806.030 euro sui 40.882.680 euro previsti. Infine per il parcheggio di interscambio Boiardo la parte disposta dal governo regionale è di 9.292.310, su un totale del progetto di 19.041.610 euro.

La realizzazione andrà di pari passo con quella delle nuove linee del tram per la quale la gara sarà bandita nel 2020. In particolare saranno realizzati per l’interscambio con le linee A di prolungamento dell’attuale linea 1, dalla Stazione Centrale allo Stadio; della linea B, prolungamento della Linea 1 esistente, dalla Stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura ed infine a servizio della linea E1, da piazza De Gasperi alla Stazione Francia (interscambio con Passante ferroviario). La modalità in cui saranno strutturate le aree di sosta (a raso, interrato o a torre tramite utilizzo di edifici esistenti) sarà decisa in fase di progettazione finale. In ogni caso, riferiscono dal Comune, ciascun parcheggio andrà a realizzare un numero di posti superiore a quelli che saranno eliminati per far spazio alle rotaie o alle nuove aree di sosta in aggiunta a quelli già esistenti.

 «È stata confermata la bontà dell’operato formale e dell’intervento di pianificazione del Consiglio e dell’Amministrazione comunale – sottolinea l’assessore alla Mobilità Giusto Catania – dando la possibilità di mettere in cantiere importanti interventi che stimoleranno l’uso dei mezzi pubblici. È l’ennesima conferma di come il percorso intrapreso per realizzare le nuove linee del tram sia non soltanto quello più giusto per realizzare una mobilità pubblica di massa a Palermo, ma sia anche formalmente inattaccabile a dispetto delle vuote ed inutili polemiche e degli allarmismi che alcuni hanno voluto portare avanti». Per il sindaco Leoluca Orlando «è stato posto un nuovo importante tassello per disegnare e realizzare la città del futuro, una città nella quale la mobilità privata sarà certamente non ostacolata, ma sarà resa accessoria rispetto a quella pubblica di massa, che a sua volta, grazie ai tram e al ricorso a tecnologie dolci e non invasive, sarà a minor impatto possibile».

Stefania Brusca

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