Dopo le proteste di Cateno De Luca, arriva la lettera del presidente Nello Musumeci indirizzata a Roberto Speranza, che nel governo di Mario Draghi è il ministro alla Sanità, a cui spettano, quindi, provvedimenti relativi alla certificazione verde. Adesso il presidente della Regione chiede al governo centrale di modificare le direttive sul Green pass per coloro che devono imbarcarsi sui traghetti «o sono pronto ad agire», scrive. Da giorni, infatti, per attraversare lo Stretto è necessario il Green pass rafforzato, che si ottiene esclusivamente con la seconda dose. Il provvedimento esclude dunque i non vaccinati, ma anche chi, con la prima dose e in attesa del richiamo, deve attendere circa due settimane per avere il Green pass. Questo ha creato dei veri e propri blocchi agli imbarcaderi dei tanti che dovevano raggiungere la Calabria. Così, in queste ore, il sindaco di Messina Cateno De Luca ha promesso battaglia al governo. Il primo cittadino attualmente si trova in una tenda a protestare facendosi portavoce dei passeggeri che non possano attraversare lo Stretto.
Adesso, non è dato sapere se Musumeci abbia seguito De Luca o viceversa. Tra i due, per motivi politici, ultimamente il rapporto non è stato proprio idilliaco. Tuttavia, intervistato poche ore fa da questa testata, De Luca aveva lanciato un invito a Musumeci a unirsi alla protesta anche come occasione «per far pace». Intanto il presidente della Regione preannuncia «provvedimenti straordinari – scrive nella sua lettera – Signor ministro, mi rivolgo alla sua attenzione a proposito della recente entrata in vigore delle modifiche in materia di obbligo di Green pass rafforzato e attraversamento dello Stretto di Messina – prosegue Musumeci – Com’è ben noto, il decreto-legge 19 del 2020 prevede che, in casi di estrema necessità e urgenza per situazioni sopravvenute, le misure possono essere adottate dal ministro della Salute. La situazione sociale che sta venendo a crearsi sulle rive dello Stretto di Messina si sta acuendo. Coloro che sono sprovvisti di Green pass rafforzato ritengono, a ragione di essere stati sequestrati nel territorio della regione e di non poter raggiungere il resto del territorio nazionale nemmeno per comprovate ragioni di urgenza, ad esempio collegate a motivi di salute e di accesso alle cure».
Intanto prosegue l’occupazione sul molo San Francesco di Cateno De Luca, che sta manifestando all’interno di una tenda montata per l’occasione. «Ringrazio chi mi sta sostenendo e chi mi ha portato del cibo. Lo faccio – dice – per i tanti mi hanno scritto e che per motivi di salute o lavoro non possono attraversare lo Stretto e si trovano in serie difficoltà».
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